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Concorso per dirigente, Santini: “Creata corsia preferenziale non legittima”

21 ottobre 2020 | 17:34
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Concorso per dirigente, Santini: “Creata corsia preferenziale non legittima”

Il capogruppo di SìAmoLucca: “Comune deve assumere i migliori della selezione, non blindare l’operazione a favore degli interni”

“Il bando di concorso pubblico per la copertura di 2 posti a tempo indeterminato di dirigente, varato dal Comune di Lucca il 4 agosto e con la scadenza di presentazione delle domande il 3 settembre, presenta profili di illegittimità a causa dell’inserimento di clausole non previste dalla legge”.

Lo sottolinea Remo Santini (SìAmoLucca) in qualità di presidente della commissione controllo e garanzia. “All’articolo 4 del bando di concorso, fatto per coprire posti vacanti nell’amministrazione Tambellini, si prevede infatti di riservare, a chi è già dipendente dell’ente e inquadrato in categoria D, il 50 per cento dei posti – spiega Santini -. Ebbene, è illegittimo prevedere questa riserva quando si bandiscono concorsi per dirigente, perché lo si può fare solo in concorsi per passare da una categoria all’altra, come prevede il D.Lgs. 74/2017 (cd Decreto Madia)”.

“La ratio – prosegue Santini – è che il Comune deve assumere i migliori che si possano presentare alla selezione, non blindare l’operazione a favore degli interni. Con la formula della riserva infatti, se ci sono due posti il primo lo ottiene il vincitore del bando, il secondo se lo aggiudica invece il primo dei già dipendenti che hanno preso parte alla prova, anche se è arrivato in fondo alla graduatoria”.

Santini sottolinea “come l’investimento di soldi pubblici sia legato al perseguimento di interessi, anche quelli pubblici, il tutto nel rispetto dell’articolo 97 della Costituzione”. “L’interesse in questo caso deve essere assumere i migliori dirigenti, senza dare una sorta di privilegio a quelli già nella struttura – aggiunge Santini -. E comunque la riserva dei posti è prevista solo per le categorie del personale del comparto, ovvero gli impiegati, mentre la carriera di dirigente è disciplinata da un contratto di lavoro diverso.  Sempre su un concorso per dirigente, bandito a gennaio scorso, il Comune aveva già fatto confusione ed era dovuto tornare indietro, perché inizialmente limitato ai cittadini italiani e non anche a quelli comunitari”.

“Ora – prosegue – mentre ancora non è terminato il concorso per dirigente aperto a candidati in possesso di qualunque tipo di laurea (di area umanistica, scientifica, giuridico-amministrativa), il Comune ha fatto uscire un nuovo bando (solo per laureati in giurisprudenza, scienze politiche ed economia e commercio ed equipollenti) e prevede una riserva di 1 posto su 2 per gli interni. Chiederò un parere al segretario generale”.

Secondo il presidente della commissione Controllo e garanzia, scegliere internamente i dirigenti tra quelli che godono della fiducia del sindaco e della giunta, “se da un lato è comprensibile per chi si trova ora al governo della città, dall’altro crea una situazione tale per cui questa giunta comunale deciderà lo staff anche dei sindaci che verranno dopo”.

Conclude Santini: “Nessuno mette in discussione le capacità del personale interno, in questo caso però si profila una turbativa del concorso ed un inutile dispendio di risorse. Sarebbe stato più corretto ed economico attendere l’esito del primo concorso, al quale potevano partecipare anche i dipendenti interni, compresi coloro che attualmente ricoprono posizioni dirigenziali con incarico fiduciario a tempo determinato ai sensi dell’art. 110 del Testo unico degli enti locali, invece di creare, per questi ultimi soprattutto, una corsia preferenziale non legittima”.