Guardia medica notturna, Rifondazione: “Si usa il Covid per cambiare il modello assistenziale”

26 novembre 2020 | 09:51
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Guardia medica notturna, Rifondazione: “Si usa il Covid per cambiare il modello assistenziale”

Dubbi dal partito lucchese sulla riorganizzazione del servizio con ipotesi di assistenza solo telefonica dopo le 24

Guardia medica notturna, sulla polemica interviene Rifondazione Comunista, che contesta le rassicurazioni dell’assessore Bezzini sul mantenimento del servizio nonostante quanto afferma l’ordinanza 107 dell’11 novembre scorso.

“Il testo parla chiaro – dice Rifondazione – Ma ancora più chiaro è l’allegato 1 o preaccordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali e che, ancora testualmente recita: “Il servizio di centrale sarà garantito con la presenza in servizio di 25 medici (9 nella Azienda Usl Toscana Centro, 8 nella Sudest, 8 nella Nordovest). Le ore di attività notturne degli altri medici (pari a 8 ore per medico in servizio, esclusi i medici in centrale) saranno quindi riutilizzate in orario diurno per la gestione dell’emergenza pandemica…”. Ci sembra che ci sia poco da chiarire, come pretende di fare l’assessore”.

“Ma la cosa, se vogliamo, ancora più grave – prosegue il partito lucchese – è quanto scritto nella parte finale dell’allegato: “Nel caso che la nuova organizzazione sia considerata funzionale dopo il periodo di emergenza pandemica Covid, allora, sempre su base sperimentale, sarà continuata assegnando ai medici di continuità assistenziale compiti necessari ad una maggiore gestione territoriale di cittadini che non necessitano di ricovero ospedaliero. In caso contrario sarà ripristinata l’organizzazione precedente”. È evidente che si sta approfittando del problema del Covid19 per mettere le basi di un diverso modello assistenziale“.