Ex manifattura, Rifondazione: “No a Coima, sì a fondi europei, regionali o mutui immobiliari”

5 febbraio 2021 | 12:31
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Ex manifattura, Rifondazione: “No a Coima, sì a fondi europei, regionali o mutui immobiliari”

Il segretario Strambi tuona: “Si mantenga la proprietà pubblica: gli introiti di parcheggi e affitti garantiranno sostenibilità”

La terza e, pare, definitiva proposta presentata ieri (4 febbraio) dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca al Comune per la rigenerazione del comparto meridionale dell’ex manifattura tabacchi continua a smuovere l’opinione pubblica. Interviene nel dibattito Giulio Strambi, segretario di Rifondazione comunista a Lucca.

“Abbiamo assistito ieri – scrive – all’evento organizzato da Coima e Fondazione Cassa di Risparmio sul destino della ex manifattura tabacchi. Sicuramente Manfredi Catella è stato abile nel raccogliere tutte le critiche emerse contro il progetto e provare a dare risposte positive. E così ha iniziato dicendo che il proponente il progetto è il Comune di Lucca, che l’ex manifattura ha una priorità di rigenerazione e che la Fondazione ha colto questa priorità e ha cercato di risolverla. D’altra parte, ha precisato Catella, la Fondazione ha il compito istituzionale di investire sul territorio“.

“Poco prima, nel suo intervento, il presidente Bertocchini – riepiloga Strambi – aveva chiarito che la proprietà rimane alla Fondazione, e come ha sempre detto il sindaco Tambellini, non ieri sera perché non era presente, la Fondazione ha sempre avuto a cuore l’interesse della città. Poi Catella ha voluto rassicurare sul fatto che gli spazi saranno accessibili a tutti in ogni momento, che con i parcheggi che si andranno a realizzare si vuole creare innovazione, che la Fondazione gestirà direttamente 8000 metri quadrati di spazi per funzioni culturali espositive e civiche. Insomma, ha detto l’imprenditore: si vuole realizzare un progetto sostenibile dal punto di vista dell’impatto ambientale, con attenzione al sociale e al moderno”.

Premesse che tuttavia non bastano a Rifondazione: “Nonostante le rassicurazioni, le promesse, le belle prospettive di innovazione e rigenerazione ecologica, noi continuiamo a sostenere che l’amministrazione deve azzerare il progetto perché l’immobile deve rimanere di proprietà dell’amministrazione comunale e quindi della città. Abbiamo imparato che la finanza di progetto nasconde rischi e si è spesso tradotta in grandi rimesse economiche per i Comuni che l’hanno attuata”.

“L’amministrazione comunale di Lucca – va avanti Strambi – ha la possibilità di attivare finanziamenti europei, finanziamenti regionali e, in ultima istanza, mutui immobiliari per realizzare un suo progetto di rigenerazione della zona sud della manifattura. Di fronte alla domanda del sindaco Tambellini: come si mantiene la struttura una volta rigenerata? Noi pensiamo che con i ricavi dei parcheggi e dei locali affittati ad aziende ed enti vari che si siano insediati all’interno della manifattura, si possa tranquillamente fare la manutenzione ordinaria dell’immobile. Quindi invitiamo il sindaco a stoppare immediatamente il progetto Coima – Fondazione Crl e ad aprire un iter di consultazione con i cittadini e le associazioni lucchesi per un nuovo e rapido progetto di recupero della parte sud della ex manifattura tabacchi”.