Manifattura sud, Panchieri (Pd): “Procedure limpide, basta con gli investigatori improvvisati”

Il segretario del circolo centro storico: “Serve tornare ai fatti e alla realtà”
“Evidente il tentativo di trasformare in una squallida spy story il più importante e consistente intervento di rigenerazione urbana del nostro territorio”. Continua il segretario del circolo centro storico Pd Roberto Panchieri e i consiglieri di opposizione Remo Santini, Alessandro Di Vito, Massimiliano Bindocci e Fabio Barsanti.
“In realtà da tempo non sono i soli – va avanti Panchieri -. Il piatto è ghiotto e un po’ di gente che si era messa a riposo ha trovato il boccone giusto per cercare di togliere un po’ di ruggine dalle proprie giunture. E‘ stato, come nella peggiore tradizione lucchese, tutto un fiorire di comitati di salvatori a parole della Manifattura, incapaci nei fatti di produrre un qualsiasi progetto finanziariamente compiuto alternativo all’unico fino ad ora presentato. Infatti, in più di un anno nessun altro, oltre la Fondazione, si è palesato. Dunque, di che parliamo? Per un po’ di tempo abbiamo sentito nominare Music Innovation Hub; poi, all’improvviso, più niente. Forse aveva ragione chi sosteneva che non fosse adeguata a questo tipo di intervento”.
“Serve, dunque, tornare ai fatti e alla realtà – prosegue Panchieri -. La parte nord è finalmente tornata nella disponibilità del Comune. Entro un anno riprenderanno i lavori e alla fine nell’area avranno la loro sede gli uffici comunali dell’anagrafe, la soprintendenza, Campus, l’Expo del Fumetto e una piazza coperta aperta al pubblico. Chi ha memoria sa che per finanziare questi lavori fin dall’inizio era prevista la vendita della parte sud, che comprendeva anche la funzione residenziale. Era chiaro già con la prima proposta che l’intervento della Fondazione trovava e trova la sua forza nella disponibilità di Tagetik di rafforzare nell’area sud la sua presenza lucchese, fungendo anche da possibile apripista per altre Aziende. La parte rimanente dell’area, al netto dei parcheggi, deve trovare ancora la sua destinazione finale. Proprio per questo è stato scelto lo strumento partecipativo del piano attuativo. E’, tuttavia, del tutto ovvio che se nei mesi scorsi si sono svolti incontri con Confcommercio, Confartigianato, Coldiretti, ci sarà anche uno spazio commerciale”.
“Non è per niente strano né tantomeno scandaloso, anche perché il profilo dell’investitore (la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca) è tale che mai favorirebbe iniziative che potessero danneggiare le caratteristiche e la tipologia del commercio della parte centrale del centro storico – conclude Panchieri -. Se tutto andrà per il meglio avremo la Conferenza dei Servizi, con il coinvolgimento di decine di soggetti, fra cui la Soprintendenza. Successivamente la giunta comunale delibererà la dichiarazione di fattibilità che sarà sottoposta al pronunciamento finale del consiglio comunale. Questa è la procedura limpida e rigorosa che, in continuità con la trasparenza fin qui dimostrata, porterà, mi auguro, alla felice conclusione della vicenda. Adesso è il tempo che gli investigatori improvvisati si riposino. C’è tanto altro da fare nelle sedi delle Commissioni e nell’Aula del Consiglio Comunale per il Bene della comunità cittadina”.