Preoccupazione per i dipendenti precari di Sea Ambiente, Cgil: “Servono garanzie”

29 aprile 2021 | 17:44
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Preoccupazione per i dipendenti precari di Sea Ambiente, Cgil: “Servono garanzie”

La sigla sindacale: “La prossima settimana metteremo in atto iniziative per avere  risposte per lavoratori più deboli e in situazione di precarietà”

Si è tenuta a Pietrasanta l’assemblea dei lavoratori dipendenti di Sea Ambiente in comando ai servizi di Ersu.  Dagli operatori, molte delle quali sono donne, è emersa forte preoccupazione per il futuro, trovandosi in una situazione di evidente precarietà: “Scaricati da Sea ambiente dove lavoravano da 20 anni, senza alcuna logica operativa – dice Cgil – si trovano in comando ad Ersu senza che ne siano chiariti gli interessi alla base“.

“Nonostante che la Cgil, in base alle dichiarazioni aziendali  rilasciate in prefettura, abbia chiesto un incontro per far cessare anticipatamente il distacco, Sea ambiente non ha dato risposte, rendendo palese che i protagonisti della spaccatura in prefettura, azienda e Ooss che hanno mantenuto lo stato di agitazione, marciano a braccetto concordi nel lasciare al loro destino i lavoratori distaccati – dichiara Cgil -. Dove saranno destinati? Che garanzie avranno nel caso in cui non si realizzasse la tanto sventolata fusione che a quanto ci risulta, forse non si farà nemmeno a giugno?”.

“Abbiamo chiesto di far rientrare perlomeno alcuni lavoratori con particolari problematiche di salute e familiari con tanto di certificazioni ma Sea non ha risposto neppure in questo caso. Da una parte l’azienda che pur in carenza di personale trasferisce 17 lavoratori, dall’altra parte, chi pensa a difendere  unicamente interessi particolari. Siamo al paradosso che in Sea ambiente c’è chi fa straordinari e chi chiede aumenti di carriera mentre lavoratori in forza da  20 anni vengono vergognosamente scaricati per ridurre i costi. Stessa sorte – continua Cgil – per i precari della graduatoria, volutamente dimenticata e accantonata da tutti pur essendo ancora valida. Quarantuno precari usati a piacimento dall’azienda per  flessibilizzare i servizi ed ora sepolta nel dimenticatoio. Chi sopperirà alla pulizia della città in estate? Forse con gli straordinari?  Mentre Reti ambiente è divenuta una buona sponda per costruire il trasferimento dei lavoratori ad Ersu”.

“Nella convenzione – dice Cgil – che Ersu spa e Sea ambiente sono 2 società controllate al 100per cento da reti ambiente spa, questo non vale per l’utilizzo della graduatoria  dei lavoratori stagionali.  Su questi temi e sulle dinamiche della paventata fusione (cui noi crediamo sempre meno) la Cgil è presente e chiede conto. Ci teniamo a denunciare all’opinione pubblica che la comunicazione dovuta per legge in base all’art. 47 della legge 428/90 è datata 28 agosto 2020  e che li si dichiarava che  l’atto di fusione avrebbe avuto luogo entro gennaio 2021. Non aderiamo allo sciopero la cui dichiarazione  ha scientemente impedito  la cessazione del trasferimento. La prossima settimana metteremo in atto iniziative per avere  risposte per lavoratori più deboli e in situazione di precarietà, che ci dispiace considerare  purtroppo non passeranno un buon primo maggio“.