Lega: “Campo di Marte, un flop l’utilizzo per l’emergenza covid”

Montemagni, Bartolomei e Minniti: “Dopo la pandemia sia utilizzato come centro socio sanitario”
“La struttura del Campo di Marte a Lucca, finita l’emergenza, venga poi utilizzata come funzionale centro socio-sanitario: fondamentale ottimizzare quanto speso”. E’ quanto chiedono Elisa Montemagni, Giovanni Minniti e Salvadore Bartolomei, rispettivamente Capogruppo in Consiglio regionale e comunale, unitamente al Commissario cittadino della Lega.
“Abbiamo voluto renderci conto personalmente di come stessero procedendo le vaccinazioni nella struttura lucchese del Campo di Marte – affermano -. A prescindere dal fatto che le stanze adibite all’immunizzazione dei cittadini appaiono non perfettamente funzionali allo scopo, visto la loro scarsa ampiezza ci è parso di vedere una buona organizzazione generale e non particolari disagi per le persone in attesa; in tal senso, ci preme ringraziare il dottor Luigi Rossi ed il suo staff per l’accoglienza ed il grande lavoro che stanno svolgendo per la comunità”.
“Semmai – precisano i rappresentanti della Lega- è l’attivazione del Campo di Marte nel quadro dell’emergenza Covid che non ha funzionato come avremmo voluto. La carenza di personale ed anche una dotazione troppo limitata, ad esempio l’assenza di una semplice, quanto basilare strumentazione radiologica, sicuramente necessaria, considerata la tipologia delle persone ricoverate, sono sicuramente delle gravi lacune che dovevano essere evitate, alfine di alleggerire maggiormente l’ ospedale San Luca, in un contesto in cui il nosocomio cittadino era in grave difficoltà, visto l’alto numero di ricoverati”.
“Considerati, poi – insistono Montemagni, Minniti e Bartolomei – gli elevati costi milionari per realizzare il tutto, inaugurato in pompa magna, circa quattro mesi fa, pensiamo sia importante che tale complesso diventi, a pandemia terminata, un preciso e qualificato punto di riferimento socio-sanitario per l’intera zona, ottimizzando, in tal modo, i soldi pubblici spesi. Insomma evitiamo che, una volta conclusa l’emergenza determinata dal Covid-19, la struttura oggetto del nostro sopralluogo venga colpevolmente abbandonata a se stessa”.