“Baby gang colpa delle ragazzine in short succinti”, bufera sul consigliere Dondolini (Fdi)

30 giugno 2021 | 18:56
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Il sindaco Del Ghingaro: “Linguaggio fuori dal tempo e inappropriato che identifica ruoli che speravamo superati”

Nuova polemica a Viareggio. Gli strali del sindaco sono lanciati al consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Marco Dondolini: “Questo pomeriggio – dice – abbiamo dovuto ascoltare in una seduta del consiglio comunale un consigliere di Fratelli d’Italia che ha indicato nelle donne, anzi nelle ragazzine e nel loro abbigliamento succinto, l’origine di presunte e non meglio precisate baby gang“.

“Secondo questo consigliere – prosegue – sarebbero gli shorts e chi li indossa a provocare i maschi e ad istigarli alla violenza.
Un intervento, fatto in un luogo istituzionale, che usa un linguaggio così fuori dal tempo e inappropriato che identifica ruoli che speravamo superati, e denota un pensiero discriminatorio ancora difficile da sradicare”.

“La banalità con cui si sdogana un problema – conclude il sindaco – la faciloneria con cui si fa un’affermazione gravissima, un salto indietro di decenni, un’offesa intollerabile per tutti, sindaco e assessori, maschi e femmine. Donne e uomini del Consiglio”.

“In consiglio comunale a Viareggio oggi si sono udite parole così gravi da essere incredibili. Un consigliere di Fratelli d’Italia ha additato le ragazzine e il loro abbigliamento come causa delle risse tra giovani. E’ avvilente e sconcertante vedere che decenni di battaglie di civiltà a qualcuno non sono bastate, ancor più grave se un eletto nelle istituzioni”. Così Marco Simiani, commissario del Pd di Viareggio e responsabile enti locali del Pd toscano, dopo l’intervento del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Marco Dondolini, durante la seduta di questo pomeriggio in consiglio comunale.

“Parole vergognose quelle pronunciate dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Marco Dondolini – dice la Casa delle Donne di Viareggio – proprio durante una seduta del consiglio comunale di Viareggio. Sarebbe colpa delle ragazzine in shorts troppi corti il motivo dietro alle risse, avvenute in più città della Versilia nelle ultime settimane. Le ragazze istigherebbero i loro ragazzi a picchiarsi per motivi di gelosia”.

“Sono frasi, a dir poco, insensate – dice la nota – che rivelano una mentalità misogina, la stessa che affonda le radici in tutto ciò che noi, come Casa delle Donne di Viareggio, combattiamo e cerchiamo estenuamente di estirpare. Ci vediamo costrette ancora una volta a denunciare la cultura patriarcale che permea nel pensiero di una parte della nostra società. I ragionamenti sessisti che attribuiscono colpe alle donne viste come istigatrici peccaminose adesso si riflettono anche su ragazzine di 12-13 anni additando il loro abbigliamento come causa scatenante di atti di violenza“.

“Questa cultura della colpa – conclude la nota – che vede ancora una volta il genere femminile come responsabile principale è la stessa che indica le donne colpevoli di essersi andate a cercare uno stupro e giustifica il genere maschile per atti di violenza psicologica e fisica. È inammissibile che un consigliere comunale si faccia portatore di un simile messaggio nauseante e discriminatorio ed è per questo che a gran voce, tutte insieme, chiediamo le sue immediate dimissioni con l’invito alle donne e agli uomini, non sole quelle delle Istituzioni, di unirsi alla nostra richiesta”.”

“Parole, idee aberranti che, tuttavia, pur volendo che ci sorprendessero, così non è – dice Potere al Popolo Versilia –  Non stupisce affatto che dal consigliere di un partito post-fascista quale Fratelli d’Italia è, vengano espresse idee di una tale arretratezza culturale, per cui ancora si cerca di far ricadere sulle donne (e ragazzine) il comportamento dei maschi. La stessa identica mentalità che, su più larga scala, può arrivare a giustificare stupri e femminicidi. Una mentalità, diremmo, da talebano. Ultima nota, ma non per importanza: ci domandiamo perché, invece, non si sia profferita parola alcuna riguardo all’aggressione a pugni e schiaffi a danno di minorenni “colpevoli” di aver partecipato al Viareggio Pride soltanto pochi giorni fa. Naturalmente, è una domanda retorica”.