Manifattura sud, M5S: “Subito il processo partecipativo finanziato dalla Regione”

Ferrara, Noferi e Bindocci: “Serve un’idea per tutta la parte sud ovest del centro storico”
“Le macerie dell’amministrazione Tambellini ci devono impegnare ancor più in uno sforzo per trovare una soluzione condivisa socialmente e culturalmente ottimale per la ex-manifattura sud“. Così gli esponenti del Movimento Cinque Stelle Gianluca Ferrara, senatore, Silvia Noferi, consigliere regionale e Massimiliano Bindocci, consigliere comunale.
“Sulla questione ex manifattura sud – ricordano – il M5S di Lucca si è mosso a livello parlamentare con interrogazioni del senatore Ferrara fatte al ministro Franceschini per le quali si aspetta ancora risposta dal ministro. A livello regionale con la mozione firmata anche dalla consigliera M5S Silvia Noferi per avere un processo partecipativo sulla ex manifattura sud, previsto dalla legge regionale, ma bocciato dal Pd regionale. A livello comunale con l’impegno costante del consigliere Massimiliano Bindocci e di tutto il gruppo M5S lucchese che, assieme ad alcune delle forze di minoranza, ha lottato in questi anni per una assurdità apparsa evidente, fin da subito, a tutti, tranne che al Partito Democratico: il progetto Coima-Fondazione Crl“.
“Appariva fin da subito – spiegano i tre esponenti – un progetto di privatizzazione per interessi di alcuni e miope, che mancava di interesse pubblico e danneggiava irreparabilmente il futuro di gran parte del centro storico della città di Lucca. Non aumentavano parcheggi, si voleva intaccare la cinta muraria, ci si provava per molti anni della possibilità di governare un pezzo di città, si perdeva l’incasso dei parcheggi, si smembrava un complesso, si superavano – non si sa come – vincoli e sopratutto non c’era stato alcun coinvolgimento della città. Adesso è il momento di prendere in considerazione le molteplici possibilità che si aprono per l’ex-manifattura sud, sia il progetto già a suo tempo proposto da Music Innovation Hub, sia le possibilità di finanziamento europeo che si aprono con il Pnrr. Ma per accettare o meno le proposte di privati occorre anzitutto che la città abbia un’idea, una visione di ciò che vuol fare del grande contenitore della manifattura e dei tanti contenitori della parte sud ovest del centro storico. Ricordiamo che anche l’ex caserma Lorenzini è un rudere e presto lo diventerà l’immobile che ospita il Cinema Nazionale. Ma ci sono molti altri contenitori nella città su cui va aperto un confronto”.
“Abbiamo perso due anni per nulla – dicono ancora – Occorre un concorso di idee che veda interessati tutti, esperti, parti sociali ed economiche, politici che possano sopperire alla mancanza di visione di quest’amministrazione. Per questo i comitati che da tempo seguono l’argomento e che godono del pieno appoggio del M5S lucchese hanno incardinato una raccolta firme per far finanziare dalla regione un processo partecipativo che vede già come facilitatori l’università di Firenze e una rete di importanti architetti e urbanisti italiani. Processo partecipativo che stranamente il Pd chiede quando è all’opposizione, come a Pisa, ma che a Lucca ed in Regione boccia senza motivo, arroccandosi sulle posizioni degli speculatori e dei maestri del cemento. In questa vicenda non ci è piaciuto il ruolo che ha svolto la Fondazione. Come M5S di Lucca abbiamo già un’idea, un progetto per la zona sud ovest di Lucca e sarà il nostro contributo nel processo partecipativo che speriamo inizi quanto prima, perché la soluzione dovrà essere condivisa con le parti sociali e non portata avanti con poca lungimiranza e molta arroganza come è stato fatto dalla attuale amministrazione”.