Rimandata la candidatura di Lucca a capitale della cultura, Barsanti: “Ennesimo fallimento”

Il consigliere di Difendere Lucca: “Farsi scavalcare da Viareggio e fallire l’appuntamento con le celebrazioni del 2024 è il segno tangibile di come a palazzo Orsetti regni l’incapacità”
Il consigliere di Difendere Lucca Fabio Barsanti interviene sulla vicenda della candidatura della città a capitale della cultura nell’anno del centenario della morte di Puccini, e attacca la giunta Tambellini parlando di “ennesimo fallimento e ormai conclamata incompetenza”.
“Altro giro, altro fallimento della giunta Tambellini – dichiara in una nota Barsanti – e a farne le spese sono, come al solito, Lucca e i lucchesi. L’amministrazione ha perso miseramente la sfida con Viareggio nell’anno del centenario pucciniano; un’umiliazione che da sola dovrebbe valere un passo indietro di qualcuno. Cosa che non avverrà, perché siamo abituati ormai alla mancanza totale di assunzione di responsabilità da parte di questa amministrazione”.
“Ci avevano detto di essere in linea con i tempi – continua la nota – e così non è stato. Ci avevano rassicurato che Lucca avrebbe fatto la sua parte, e adesso danno la colpa al ministero. Ci avevano garantito di lavorare assieme al comune di Viareggio per trovare un’intesa, e non sono riusciti nemmeno in questo. A una settimana dalla débacle sulla manifattura, questa amministrazione non è riuscita a raggiungere nemmeno quest’altro grande obiettivo. Quanto ancora deve essere umiliato il nome della nostra città?”.
“Farsi scavalcare da Viareggio e fallire l’appuntamento fondamentale con le celebrazioni del 2024 – conclude la nota – è il segno tangibile di come a palazzo Orsetti regni l’incapacità, e di come sulla cultura il bilancio dell’amministrazione Tambellini sia imbarazzante. Nel giorno in cui veniamo a sapere di questa sconfitta, leggiamo della grande iniziativa per celebrare Dante Alighieri con un’Ape. Solo questo è riuscita a fare la sinistra a Lucca: creare iniziative di basso livello per far lavorare sempre i soliti noti, i soliti amici politici. E’ questo ciò che merita la nostra città?”.