Barsanti (Difendere Lucca): “Si valuti rapidamente la copertura in vetro o plexiglass del canale Benassai”

Il consigliere di opposizione chiede al Comune di uscire dall’impasse con la Soprintendenza
Il consigliere di opposizione Fabio Barsanti torna ad intervenire in merito alle polemiche tra Comune e Soprintendenza riguardanti il canale di viale San Concordio e lancia una proposta per uscire dall’impasse che sta vedendo contrapposti i due enti. “Serve quanto prima una soluzione – dichiara Barsanti – gli enti valutino se fosse possibile una copertura in vetro o plexiglas che possa essere un ragionevole punto di incontro tra le varie posizioni”, afferma Barsanti.
“Per porre quanto prima fine alla questione del crollo della pista ciclabile di viale San Concordio – aggiunge – e soprattutto ai disagi che stanno vivendo commercianti e residenti della zona, servono decisioni veloci e soluzioni condivise tra Comune e Soprintendenza. Lo scontro fine a se stesso non risolve niente, e mentre si perde tempo in chiacchiere i problemi derivanti dal cantiere e dall’apertura del fosso permangono. Mi chiedo se non possa essere possibile perseguire la strada di una copertura in vetro, plexiglas o altro materiale che garantisca da una parte la copertura del canale, dall’altra l’esigenza di mantenere visibile l’architettura dello stesso. Una soluzione che metterebbe d’accordo tutti: Comune, Sovrintendenza, commercianti e residenti. Una soluzione, tuttavia, da pensare e progettare nel più breve tempo possibile”.
“In due mesi e mezzo, anziché cercare soluzioni alternative – conclude il consigliere di Difendere Lucca – il Comune ha perso tempo, scaricando poi le responsabilità su comitati e Soprintendenza. Adesso dimostri di tenere alla risoluzione dei disagi di chi vive e lavora in viale San Concordio: dia mandato gli uffici di valutare con celerità se la soluzione in vetro o plexiglas sia percorribile, e l’assessore Raspini torni ad assumere un atteggiamento più consono ad un assessore ai lavori pubblici senza perdersi in gratuiti attacchi alla Soprintendenza”.