Festival della contemporaneità, Lucca Crea in commissione: “Fornita una collaborazione gratuita al Comune”

Polemica con i consiglieri di opposizione sulla manifestazione: la posizione della presidente Fazzi
Lucca Crea e il festival della contemporaneità al centro della commissione controllo e garanzia di questa mattina (3 settembre).
A parlare del tema la presidente della società partecipata, Francesca Fazzi: “In relazione – dice la nota ufficiale – ai quesiti posti all’interno della commissione controllo e garanzia relativamente alla partecipazione di Lucca Crea al programma del Cora Festival facciamo presente che Lucca Crea (Cultura relazioni eventi avvenimenti) è, cito dallo statuto, “una società partecipata 100% del Comune di Lucca, società che opera secondo il modello dell’in house providing, costituita per l’erogazione di servizi nell’interesse esclusivo del Comune di Lucca quale socio diretto”. Lucca Crea, e tutti i cittadini possono leggere senza alcuno sforzo di ricerca lo statuto pubblico e pubblicato sul sito della società oltre ad organizzare fiere ed eventi fra i quali spicca il Lucca Comics and Games ha come oggetto specifico l’attività di promozione della cultura del fumetto e dell’illustrazione e dei games: uno dei suoi punti statutari è “promuovere e divulgare studi e ricerche che valorizzino il linguaggio del fumetto, dei games, dell’illustrazione come linguaggio della contemporaneità”; e, ancora dallo statuto “effettuare servizi strumentali e di supporto a manifestazioni ed eventi che il Comune di Lucca avrà inteso offrire alle comunità locali ed ai propri visitatori”.
“Proprio in ottemperanza a questi due punti Lucca Crea, che pure si è dotata di un documento interno di policy – spiega Fazzi – relativa alla concessione di patrocini e collaborazioni, per ulteriore autoregolamentazione (regolamento con il quale pure è stata valutata e ‘misurata’ la collaborazione richiesta, con esito positivo , se volete possiamo entrare nel dettaglio) ha fornito la propria collaborazione gratuita al socio: attraverso l’organizzazione di un incontro all’interno del programma del festival sul tema Fumetto. il linguaggio del contemporaneo con Marco Rizzo, Lelio Bonaccorso, Fumetti brutti, tre firme di grande spessore nel panorama della cultura italiana (ricordo qui che Marco Rizzo oltre che lo sceneggiatore del volume realizzato insieme a Bonaccorso su Peppino impastato è editor di Panini e Lelio Bonaccorso è collaboratore di Marvel Comics e Walt Disney Comics e Fumettibrutti, fumettista e attivista che viene definita il nuovo grande fenomeno del fumetto italiano). Questo il contributo di Lucca Crea al festival Cora, ma ci tengo qui a sottolineare come, solo negli ultimi mesi la presenza di Lucca Crea e di Lucca Comics sia andata ad incrementare il programma culturale di numerosi festival italiani sia in presenza (cito solo la recentissima partecipazione allo sferisterio di Macerata del Direttore Vietina invitato direttamente alla presentazione al gioco dedicato alla Lirica edito da Clementoni uno dei più importanti editori di giochi italiano; un festival con numerosi contributi, non credo sia importante citare gli altri), sia attraverso partecipazioni a convegni, a webinar, tutti eventi all’interno dei quali il contributo diretto o indiretto di Lucca Crea è stato di grande rilievo, eventi sempre comunicati attraverso i nostri uffici stampa e social”.
“Ancora assolvendo alla propria missione – prosegue la nota – Lucca Crea ha dato il proprio supporto ‘tecnico’ con la messa a disposizione gratuita sia per il Comune che per la Crea di uno spazio sul sito (gestito però direttamente dagli organizzatori del festival) per la registrazione on line delle presenze, resa necessaria dalle normative anti Covid. Anche in questo caso con nessuna spesa né per il Comune né per Crea. Notizie queste tutte già acquisibili attraverso la stampa oltre che attraverso gli atti ai quali i consiglieri hanno molto semplicemente accesso, in relazione alle quali sottolineo, che Lucca Crea non ha organizzato direttamente l’evento di sua competenza, ma invece ne ha passato i contatti ai responsabili del festival, né ha percepito compensi sia per questa attività che per l’altra citata, ma invece regolarmente assolto ai propri obblighi statutari verso il socio“.
“A latere di queste specifiche – conclude – permettetemi di dire in questa sede che trovo molto lontano dalla mia sensibilità e dal mio modo di interrelarmi con le commissioni consiliari che la pubblicizzazione di questa commissione sia stata presentata in modo equivoco e tendenzioso sulla stampa anticipando categorici giudizi personali di metodo e di merito, sconfessandone di fatto l’utilità non attendendone gli esiti e prendendo la forma di un processo alle intenzioni anziché strumento democratico di consultazione”.