Lazzarini: “Lucca, il centrodestra punti a un cambiamento vero”

Il commercialista: “Il Pd? Rappresenta la continuità. Le civiche e il terzo polo potrebbero contribuire alla svolta nella politica locale”
“Chi si propone come forza propulsiva del cambiamento? È questo ciò che interessa”. Così il commercialista Giorgio Angelo Lazzarini esponente di Salviamo la Manifattura interviene nel dibattito politico in vista delle elezioni amministrative di Lucca 2022.
“Da un lato il Partito democratico e la sua coalizione, per quanto si dichiari rivolto al futuro, ormai oggettivamente incarna la continuità. La si metta come si vuole, ma resta difficile immaginare che il solco che traccerà Raspini sarà concettualmente e spiritualmente diverso da quello a cui ormai siamo abituati. E se così non fosse non resterebbe che da chiedergli se non debba fare mea culpa per i dieci anni appena trascorsi – prosegue Lazzarini -. Ma se Raspini rappresenta la continuità rivista e corretta, c’è da domandarsi chi potrà rappresentare il cambiamento vero, quello che ha in mente una Lucca diversa dal solco. Si tratta di forze che dovrebbero avere uno slancio propulsivo alternativo, innovativo. Capace di incidere attivamente sulla mentalità assopita a cui ci ha abituato questo decennio”.
“E allora il centrodestra. Avrà la capacità questa importante fetta della politica lucchese di interpretare tale ruolo? Perché parliamoci chiaro, di conservazione a Lucca ne abbiamo già abbastanza nel Pd. Quindi l’unico vero ambito che il centro destra dovrebbe ritagliarsi per diventare protagonista è quello di appellarsi alle migliori idealità culturali della propria tradizione per immaginare il cambiamento, quasi fosse un’inversione di ruoli – va avanti Lazzarini -. Ecco la responsabilità che ha oggi il centrodestra lucchese per non rischiare di proporre qualcosa di troppo simile a ciò che già c’è. Una scelta per il grande cambiamento positivo, non sottraendosi alle sfide dei nostri tempi, ma anzi accogliendole e ravvisandovi grandi opportunità di crescita e cambiamento. Chi per l’esperienza condivisa e per ciò che ha fatto in questi ultimi anni, deve essere indubbiamente prescelto per una missione difficile ma entusiasmante, per le garanzie che potrà dare ai cittadini che tutto ciò avvenga. Nella scelta le formazioni politiche di centrodestra devono tenere conto soprattutto di connotare il candidato per ciò che ha fatto in questi anni, per la propria coerenza, il coraggio e per le proprie capacità. Anche perché si tratta di aggregare tutte le forze, da qualunque parte provengano, che intendono perseguire lo stesso disegno”.
“A tal fine le forze civiche e il terzo polo potrebbero contribuire attivamente alla svolta, ma occorre uno spirito fortemente condiviso e degli obiettivi ben chiari che guardino alle potenzialità inespresse di Lucca – conclude Lazzarini -. Dalla vera sfida della transizione ecologica, a quella soprattutto culturale e anche economica per il rilancio complessivo e non provinciale che questa città deve offrire a se stessa e al mondo”.