Il Pci Lucca: “Non faremo parte di coalizioni con un calderone di soggetti”

9 febbraio 2022 | 08:40
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Il Pci Lucca: “Non faremo parte di coalizioni con un calderone di soggetti”

Il Partito Comunista: “Prenderemo una strada più rispondente ai bisogni della gente”

Il Pci dice no ad un grande “calderone indistinto, apartitico, dove in nome della contrarietà agli attuali schieramenti comunali di centro sinistra e centro destra si mettano insieme percorsi, storie e culture eterogenee, spesso confliggenti ed alternative, senza un progetto politico coerente”.

“Un percorso in cui la cifra dell’aggregazione civica sia ancora e di nuovo l’avversione ai partiti e ai loro simboli – afferma in una nota il Pci -. Partiti che, ricordiamo, sono per la Costituzione i soggetti tramite i quali i cittadini partecipano alla vita politica e democratica del Paese. Per questo il Pci non è disponibile ad un assemblearismo indistinto, senza proiezione politica, senza una evidente riconoscibilità dei soggetti politici che partecipano al fronte unitario e dove si chieda a questi di nascondersi dietro un civismo escludente, autoreferenziale e luogo neutro dove alcuni personaggi possano rifarsi una verginità nel panorama politico lucchese. Non è infatti nascondendo i partiti che si contribuisce alla ricostruzione della sinistra politica nel nostro Paese e non sarà senza i partiti che si potranno dare risposte al crescente disagio sociale e all’attacco ai diritti fondamentali, dal lavoro, alla salute, all’istruzione, ai beni comuni: questioni che traguardano aspetti che vanno ben oltre il civismo o le funzioni dei comitati di quartiere. E’ altresì per noi incompatibile la presenza, con o senza simbolo, di candidature del M5S, il cui partito ha partecipato e partecipa a governi nazionali che operano scelte contro i ceti più deboli. Abbiamo cercato in ogni modo di favorire un fronte che comprendesse i partiti di sinistra alternativa a Lucca (Partito Comunista italiano, Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana) insieme alla lista di matrice ambientalista (Lucca per l’Ambiente) tenendo fede a quanto dichiarato con l’appello lanciato congiuntamente nella conferenza stampa del 12 novembre scorso, dove insieme ci siamo presentati alla città, senza paura di apparire per quello che siamo, simboli compresi, per un progetto politico chiaramente di sinistra e contro l’attuale sistema, aperto al contributo programmatico di soggetti singoli ed organizzati, nell’ambito di un perimetro politicamente tratteggiato. Tutto questo con l’impegno di riportare in consiglio comunale la rappresentanza della parte debole della società, di chi si considera alternativo a centro destra e centro sinistra, di chi si oppone da sinistra al governo Draghi, per politiche diverse al Comune di Lucca, contro la svendita del patrimonio immobiliare cittadino, per riportare nell’ambito comunale o intercomunale, comunque pubblico, tanti servizi oggi privatizzati o delegati alle partecipate; affinché il Comune di Lucca, per il suo peso nella Conferenza dei sindaci, si batta finalmente contro lo smantellamento della sanità pubblica, che invece va rilanciata per assicurare quella funzione ed universalità assegnate dalla Costituzione; per una ri-democratizzazione dell’istituzione comunale a livello locale per affermare una stagione di maggior attenzione verso la partecipazione popolare, delle istanze dei cittadini singoli ed organizzati, tramite opportuni strumenti statutari da introdurre; ed ancora per una battaglia generale tesa a riassegnare ruolo e funzioni ai consigli comunali, contro lo strapotere dei sindaci e la loro elezione diretta che ha introdotto elementi di presidenzialismo nel nostro ordinamento. Essendo venuti meno, non per nostra volontà, questi presupposti che avevamo dichiarato e sostenuto fin dall’inizio, il Pci intraprenderà un’altra strada più rispondente ai bisogni della cittadinanza”.