Metropolitana per Pisa e Livorno e raddoppio ferroviario per Firenze: nero su bianco l’accordo di mobilità di area vasta

Il testo è stato ratificato dalla giunta: a metà fra transizione ecologica e volontà di intercettare i fondi del Pnrr
Quattro Comuni insieme per pensare a un piano della mobilità sostenibile di area vasta e metropolitana.
L’accordo è stato stipulato fra Firenze, Lucca, Livorno e Pisa ed è ora anche stato ratificato da una delibera di giunta comunale.
Fra transizione ecologica e necessità di intercettare i fondi del Pnrr importanti sono le finalità dell’accordo e le azioni conseguenti. Si punta, infatti, si legge nel testo, alla “promozione di un sistema ferroviario metropolitano caratterixzzato da un collegamento rapido fra i centri maggiori”. In tal senso, in provincia di Lucca, si auspica al completamento del raddoppio ferroviario del collegamento fra Firenze e Viareggio.
Ma non basta, fra gli obiettivi c’è anche quello della pianificazione di un sistema di trasporto rapido di massa su ferro che connetta Livorno, Pisa e Lucca e le loro aree urbane con il porto croceristico di Livorno.
Previsto anche il potenziamento delle ricariche elettriche, la promozione del trasporto pubblico, la realizzazione di parcheggi scambiatori (si fa riferimento alla progettazione in corso del terminal bus a Lucca).
Quanto alla viabilità autostradale è inserita nel piano sia lo studio di fattibilità per il nuovo svincolo a Mugnano sia la realizzazione della terza corsia nel tratto autostradale fra Firenze e Pistoia.
Non solo ferrovia e auto nel piano di area vasta ma anche la mobilità lenta con il completamento della ciclovia Tirrenica e la promozione dell’intermodalità verso le due ruote.
L’accordo fra i Comuni ha una durata sperimentale di tre anni dalla sottoscrizione ma potrà essere rinnovato.
Basterà questo arco temporale per mettere in pratica qualcuno degli auspici messi nero su bianco dai primi cittadini Nardella, Salvetti, Tambellini e Conti? Non resta che attendere lo sviluppo degli eventi e, soprattutto, la dinamica dell’arrivo dei finanziamenti sui territori. Senza lilleri, direbbero i fiorentini, infatti, non si lallera.