Letta suona la carica al centrosinistra: “Lucca è una sfida di livello nazionale”. Raspini: “Possiamo vincere al primo turno”
Il segretario del Pd lancia l’ultima volata al candidato sindaco: “Ci sono solo due opzioni: Francesco ha proposte per Lucca, gli altri solo contro di lui”
Il segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, non ci gira troppo intorno. Arrivato a Santa Maria del Giudice, in un’area sagra affollata da oltre 300 sostenitori di Francesco Raspini, avverte subito il centrosinistra: “Lucca è una sfida a livello nazionale: abbiamo bisogno non soltanto di una conferma, ma di crescere ancora in una città dove l’amministrazione ha fatto cose straordinarie”. La volata il segretario dem la lancia dopo che il candidato sindaco Francesco Raspini ha suonato la carica ai suoi: “Possiamo vincere al primo turno”.
“La posta in gioco – ha sottolineato il candidato sindaco del centrosinistra – è se Lucca deve continuare ad andare avanti e crescere o se deve tornare indietro, nel passato. Io dico che non c’è un minuto da perdere per evitare di far fare a Lucca un salto all’indietro. Vogliamo dare futuro a questa città e abbiamo le carte in regola per portare la nave in porto. Possiamo, e sarà comunque una impresa, vincere al primo turno”. Con la concretezza delle idee – dice – le proposte serie per la città, non le “passerelle di big”, ha detto Raspini lanciando stilettate allo sfidante del centrodestra, Mario Pardini, per cui sono arrivati in città Giorgia Meloni e Matteo Salvini.











“Insieme possiamo – ha detto Raspini – come recita il nostro slogan”. Enrico Letta ha parlato dopo il candidato sindaco, dopo essersi intrattenuto a tavola con candidati ed esponenti del Pd locale e non solo. Con lui c’erano il senatore Andrea Marcucci, il governatore Eugenio Giani, l’assessore regionale Stefano Baccelli, il consigliere regionale Mario Puppa e il sindaco uscente, Alessandro Tambellini.
A lui si è rivolto per primo il segretario del Pd, Enrico Letta: “Voglio dare un grandissimo abbraccio ad Alessandro Tambellini, avete fatto un lavoro fantastico per Lucca in momenti difficili per questa città ma anche in controtendenza a livello nazionale. Cinque anni fa la situazione era difficile eppure a Lucca vincemmo”.
Da qui la volata: “E’ fondamentale che domenica il risultato sia positivo, per noi c’è una necessità importante di crescita. Non vogliamo solo una conferma ma anche crescere. Abbiamo iniziato questa campagna elettorale insieme. Avete fatto un lavoro veramente bello, siete riusciti a dare contenuti e comportamenti giusti a questa campagna elettorale, a cominciare dal percorso delle primarie che abbiamo inaugurato insieme. E oggi siamo ancora qui insieme, questo è il segno non soltanto di un accompagnamento in vista dell’affetto che mi lega alla città ma anche e soprattutto perché l’elezione di Francesco è importantissima a livello nazionale”.
“Lucca – ha aggiunto Letta – è una partita a livello nazionale, perché su 26 capoluoghi di provincia al voto 6 sono del centrosinistra e tra questi c’è Lucca. Non c’è nulla di scontato nel voto delle amministrative ma è evidente che a Lucca ci sono due opzioni: la prima è Francesco Raspini, le altre sono tutte cose contro, non sono cose per. Si è visto nella campagna elettorale. Dobbiamo fare di tutto, dunque, perché ci sia un risultato importante, sapendo che tutto questo avviene in un momento particolare per il nostro Paese di cui c’è bisogno come il pane di un Partito Democratico in salute. In questo momento sulle spalle del Pd c’è il peso di un governo che sta su grazie a chi sa cosa si deve fare e spinge il governo a fare le cose giuste nel modo giusto, come sul tema del caro energia, un tema delicatissimo per le famiglie e le imprese. Il governo è intervenuto, abbiamo costruito le condizioni perché ci fosse un intervento importante”.
La parola è poi passata al sindaco uscente, Alessandro Tambellini che ha parlato di come ha trovato il Comune, e il suo bilancio, dieci anni fa: “Abbiamo cercato di formare una classe di giovani che prendesse in mano la situazione, di giovani che si nutrissero di istanze vecchie, a partire dal liberalismo, dagli eredi del partito comunista. Questa nostra vecchia storia è fatta di principi e sogni. Noi abbiamo fatto prendendoci le responsabilità le nostre scelte: la difficoltà di decidere è la parte fondamentale della politica”.
Il sindaco uscente ha poi rievocato alcuni episodi della campagna elettorale del 2017, rivendicando i valori che sono stati alla base dello schieramento del centrosinistra, sul fronte dell’etica, ha detto, dell’inclusione e dell’accoglienza: “Di là ci sta la violenza sociale – ha affermato – proprio oggi ho visto una svastica sulla porta dello stadio. Ecco quel mondo lì a Lucca non deve avere seguito. Quelle cose nella nostra città non ci devono essere e non debbono accadere”.