Colucci: “Solo il terzo polo può risollevare il Paese”

L’esponente dei Riformisti per Italia viva: “Siamo il partito del fare e delle scelte intelligenti”
Francesco Colucci, dei Riformisti per Italia Viva, fa il suo appello al voto per il terzo polo.
“L’Italia, 60 milioni di cittadini, decine di migliaia di industrie e attività commerciali, ospedali e abitazioni rischiano il razionamento dell’energia elettrica e del gas, all’inizio del 2023. Le aziende chiuderanno, licenzieranno e i cittadini non si riscalderanno. Perché – sostiene Colucci -, un sindaco della Meloni e un pugno di cittadini, un Pd attratto dalle sirene populiste, stanno opponendosi alla decisione del Governo di collocare un rigassificatore a Piombino, che invece Ravenna ha tranquillamente deciso di accogliere”.
“Non solo, ma morti e danni enormi a strutture e paesi avvengono ogni anno in Italia, perché non si riesce a spendere in opere civili, di difesa all’ambiente, di sviluppo industriale e commerciale, di approvvigionamento energetico, per le speculazioni elettorali dei partiti populisti, per la loro incapacità di gestire la cosa pubblica, per le proteste di piccoli comitati, per l’accondiscendenza verso gruppi di potere e Stati esteri, vedi la Russia sul gas – prosegue Colucci -. In queste elezioni abbiamo potuto osservare la vena populista del Pd di Letta dei suoi alleati estremisti, Sinistrorsi e Verdognoli, le proposte demagogiche della Lega di Salvini, la collocazione antieuropea e sovranista della Meloni, i raggiunti limiti di età di Berlusconi, ormai preda di senili pulsioni di rivincite personali, il voto di scambio assistenziale quale unica politica di Conte e dei Grillini. Nei quattro schieramenti che si contendono il successo elettorale, in tre di essi, destra, sinistra e grillini solo comportamenti e proposte populiste: tutto e subito, tutto a tutti, tutto e il contrario di tutto, hanno dominato la campagna elettorale con la unica eccezione del terzo polo, Azione e Italia Viva, Carlo Calenda e Matteo Renzi”.
“Che hanno detto pane al pane – ritiene Colucci -, dicendo a no a spese insostenibili e sì a fare le cose che servono: rigassificatori, termovalorizzatori, strade, porti, trivellazioni, nucleare pulito, per rendere indipendente l’Italia, dare lavoro e ricchezza a chi ha voglia di lavorare e assistenza ai solo indigenti, ai non abili al lavoro, ai pensionati. Il Terzo polo è al centro dello schieramento politico Italiano. Il partito del fare, delle scelte intelligenti, dell’assunzione di decisioni e di responsabilità nell’interesse collettivo, senza essere accecato da scelte di comodo, populiste, tese solo alla ricerca del consenso elettorale. Solo un successo del terzo polo può riportare ad unità questo Paese, a scelte di buonsenso nell’interesse comune, a Mario Draghi alla guida dell’Italia, in un momento di grande crisi economica e sociale. Votare terzo polo vuol dire preferire Draghi a Meloni, Conte, Salvini e Letta. Vuol dire scegliere di governare con la testa e non con la pancia. Mario Draghi premiato come miglior statista mondiale del 2022″.