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Cinta di villa Bottini, Europa Verde attacca: “Sacrificare i lecci non garantirà la sicurezza del muro”

28 ottobre 2022 | 19:08
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Cinta di villa Bottini, Europa Verde attacca: “Sacrificare i lecci non garantirà la sicurezza del muro”

“Tagliare le piante è una soluzione antropocentrica che rivela mentalità chiusa”

Il muro di cinta di Villa Bottini, una volta raddrizzato, potrebbe comunque non essere in sicurezza. A sostenerlo è il co-portavoce di Europa Verdi – Verdi Lucca, Luca Fidia Pardini, presente ieri (27 ottobre) al sopralluogo della commissione lavori pubblici per sostenere gli interventi, richiesti dal consigliere Daniele Bianucci, di due collaboratori tecnici esterni, l’architetto Claudio Pardini Cattani e la biologa Arianna Chines. Interventi sul possibile taglio dei cinque grandi lecci del parco della villa che, però, non ci sono stati per volontà del presidente Marco Santi Guerrieri.

“Come Europa Verde – Verdi Lucca eravamo presenti – spiega Luca Fidia Pardini – in merito all’opportunità di una più lungimirante gestione del verde urbano e alla possibilità dell’utilizzo di tecniche di restauro che salverebbero sia il muro che i lecci. Gli interventi di Pardini Cattani e di Chines sono stati clamorosamente negati dal presidente di commissione. Durante la commissione sono emersi tutti gli evidenti limiti dell’approccio usuale al verde urbano e alla gestione della città”.

“Come prevedibile – prosegue Europa Verde – Verdi Lucca – l’assessore Buchignani ha posto l’accento unicamente sulla questione della sicurezza del muro, tema giustamente centrale, ma che come spesso succede genera un atteggiamento di chiusura mentale che preclude il prendere in considerazione soluzioni migliori. Infatti, è stata questionata l’effettiva stabilità del muro data dai tiranti, che rischierebbero di favorire il crollo del muro verso l’interno del parco: questa presunta instabilità (non rilevata durante gli scorsi incontri con l’amministrazione) renderebbe urgente l’intervento del taglio dei lecci per mettere in atto il raddrizzamento del muro. Ora, è piuttosto chiaro che il pericolo di crollo immediato non sussiste, altrimenti sarebbe stata necessaria una recinzione immediata dell’area, anche considerando l’inizio dei Comics con afflusso importante di persone. Nonostante ciò la nostra richiesta di sospendere il taglio dei lecci, ribadita dal consigliere Raspini in commissione, non è stata considerata”.

Prosegue Luca Fidia Pardini: “Francamente, ci pare che queste dinamiche indichino che si vuole come al solito agire col paraocchi, optando per la strada che sembra più semplice, in questo caso la logica antropocentrica del taglio della pianta appena si manifesta un conflitto con un manufatto umano, che però è ben lungi dall’essere la migliore, sotto tutti i punti di vista, anche sotto quello della sicurezza immediata del muro. Infatti, se avessero fatto parlare gli esperti presenti in loco, sarebbero emerse importanti criticità sullo stesso intervento di raddrizzamento del muro approvato dalla Soprintendenza. Infatti, come emerge dalle considerazioni dell’architetto Pardini Cattani, quello che si va a raddrizzare è un muro incoerente, composto di materiali variegati e deteriorati, che si tiene in piedi per inerzia, e la stessa sollecitazione dovuta agli argani necessari per il raddrizzamento potrebbe definitivamente minarne la stabilità, rendendolo suscettibile al crollo anche a seguito di una scossa sismica di lieve entità. Molto meglio sarebbe, appunto, smontarlo e rimontarlo con tecniche costruttive adeguate a distanza di 30 centimetri per ridare spazio anche ai lecci, ma su questo la chiusura della Soprintendenza e dell’amministrazione sembra ormai essere totale, ancorate come sono a schemi mentali antropocentrici e obsoleti“.

“Ecco perché ci siamo imbavagliati e abbiamo portato via i cartelli con i nomi pucciniani con cui avevamo battezzato i lecci: inutile presenziare a una commissione-farsa in cui l’apertura mentale non trova posto. Sia ben chiaro che non ci arrendiamo: finchè i lecci sono in piedi, sopravvive anche la possibilità di una gestione più lungimirante ed ecologica del verde urbano, un opzione alla quale non si può più rinunciare. Lunga vita a Boheme, Tosca, Madama Butterfly, Fanciulla del West, Turandot”.