Nuova Imu, eliminata l’agevolazione per la locazione di fondi sfitti ad uso abitativo

27 dicembre 2022 | 22:18
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I proprietari torneranno a pagare l’1,06 per mille rispetto allo 0,96. Invariate le altre aliquote. Scontro sul prelievo fiscale fra maggioranza e opposizione

Rimangono praticamente inviariate le aliquote della nuova Imu 2023. Così ha stabilito con 18 voti favorevoli e 10 voti contrari il consiglio comunale di oggi (27 dicembre). Ad illustrare la pratica è stato l’assessore al bilancio Moreno Bruni: “Il nuovo regolamento – dice l’assessore – prevede che mentre altri tributi,  se non modificati, non debbano passare dal Consiglio l’Imu ogni anno debba passare dall’assise anche in caso di modifiche non significative”.

“Le aliquote rimangono invariate – spiega ancora – a parte l’eliminazione di un beneficio, ovvero la riduzione dall’1,06 per mille allo 0,96 per mille, introdotta per convincere i proprietari di appartamenti sfitti a locarli. È emerso che questa agevolazione, dopo la ricognizione, non ha apportato benefici significativi e pertanto l’amministrazione comunale ha ripristinato l’aliquota originaria. Questa scelta apporta un beneficio di 200mila euro al Comune, utile per far fronte all’aumento delle spese”.

Dopo l’illustrazione ne è emerso un dibattito fra l’assessore e l’opposizione. La consigliera del Pd ed ex assessora Chiara Martini ha evidenziato come non sia vero che tale riduzione di aliquota non abbia avuto degli effetti: “I proprietari degli immobili – dice – evidentemente hanno tratto un beneficio pari a 200mila euro. Per noi questo era un importante segnale anche per dare un segnale alla vocazione abitativa della città, anche per arginare invece una visione esclusivamente turistica in particolare del centro storico”.

Per l’assessore Bruni la scelta fatta dai proprietari di casa di registrare la locazione come abitativa non è certo legata alla riduzione prevista dal regolamento Imu, ma solo un’opportunità colta da chi aveva già deciso di locare.

Più politico l’intervento del capogruppo Pd, Francesco Raspini: “Il primo atto finanziario dell’amministrazione Pardini ci consegna due esiti politici – dice – ed è inutile farlo passare come un fatto tecnico, cosa non credibile e non accettabile. Il primo è che le tasse così alte e insostenibili non vengono abbassate, per niente. E questo non mi stupisce, visto che conosco benissimo le difficoltà di parte corrente. L’altro dato è che chi aveva un immobile e lo locava ad usi abitativi da domani mattina pagherà più tasse. E si va a penalizzare chi, non a caso? Chi affitta ad uso abitativo, a conferma che si vuole una città in cui si sono alcuni interessi (quelli commerciali, ndr) che si sceglie di privilegiare”.

Per Elvio Cecchini di Lista Civile, presidente della commissione bilancio l’impatto dell’agevolazione era del tutto illusorio: “È un elemento molto prudenziale – dice – quello di mettere un po’ di fieno in cascina dopo che una operazione come quella fatta ha portato un risultato diverso rispetto a quello enunciato. Anche perché il presunto tesoretto si sta estinguendo come neve al sole, come mi sembra di capire dalle indicazioni che vengono dalla ragioneria”.

Alessandro Di Vito (Forza Italia – Udc) respinge le accuse, arrivate da Raspini, alla precedente maggioranza di aver alzato la voce contro le pratiche finanziarie del Comune e invita a promuovere tutte le opportunità che nel regolamento Imu esistono per poter risparmiare sulle tasse.

Conclude l’assessore Bruni: “Non è vero – dice – che il nostro primo atto di bilancio è un aumento di tassazione. Si tratta di eliminare un piccolo beneficio introdotto dalla vostra amministrazione in presenza di un bilancio che è tornato alla normalità, non ‘drogato’ dai fondi Covid e in presenza di un presunto ‘tesoretto’ che al momento è bloccato dalla Corte dei Conti e che non sapremo quando e come potremo usare”.

Ricostruzione respinta dal consigliere Raspini: “Per anni nei bilanci anche prima della pandemia, quando erano ancora normali, si è detto che il prelievo fiscale della nostra amministrazione era vampiresco. Quello a cui ribadiamo di essere contrari è il fatto di aver scelto di aumentare la tassazione a una certa categoria di persone e non ad altre”.