L’Anpi scrive al sindaco: “Strumentalizzare la ricostruzione storica delle foibe è fare un torto alle vittime”

Lettera aperta al primo cittadino da parte del presidente provinciale Antonini: “Non facciamo un torto alla preparazione degli studenti e degli insegnanti che hanno partecipato all’incontro con Gobetti”
Una lettera aperta al sindaco Mario Pardini per invitare a ridimensione il “caso” scoppiato per l’incontro di alcune scolaresche con lo storico Eric Gobetti, firmata dal presidente provinciale dell’Anpi, Filippo Antonini.
“Come Anpi – si legge nella lettera indirizzata al primo cittadino -, non è nostra cura rispondere a quell’accozzaglia di critiche scomposte e sconsiderate che ci sono piovute addosso in questi giorni, abbiamo le spalle larghe, sappiamo chi sono, da dove provengono e non ci intimidiscono. Tuttavia, mi rivolgo a Lei, fosse solo per il ruolo che ricopre ed il rispetto che abbiamo da sempre verso le istituzioni democratiche, nate dalla Resistenza. Come Anpi, non abbiamo mai nascosto le critiche verso alcune prese di posizione da parte della sua amministrazione; spero sempre democraticamente e civilmente, ma ben fermi nelle nostre idee e convinzioni. Ritengo, pertanto, di fare altrettanto, con questa breve nota. All’iniziativa svoltasi a Lucca, in occasione del giorno del ricordo, in un luogo importante e prestigioso per la città, l’Auditorium di San Francesco, hanno partecipato circa 500 persone, nella maggior parte studenti delle scuole medie superiori cittadine. Un dato significativo ed importante, di cui dovremmo rallegrarcene tutti e tutte, soprattutto di questi tempi”.
“Gli studenti – prosegue Antonini – erano accompagnati e preparati dai loro insegnanti e l’iniziativa era la conclusione di un percorso; dato non di poco conto. Lo storico Eric Gobetti, non sminuisce o nega minimamente la tragedia delle foibe ed il dramma degli esuli, ma si limita a contestualizzare le vicende e a cercarne la genesi. Lo so, questo approccio storico, dà molto fastidio ai revisionisti che pertanto in ogni occasione strumentalizzano politicamente la vicenda, facendo, quello sì, un torto alla tragedia e al dramma stesso. Se anche il dottor Gobetti avesse detto delle ‘fesserie’; i presidi, gli insegnanti, e gli studenti tutti, hanno sicuramente il sufficiente spirito critico per farsi le loro idee ed opinioni e spero anche di contrastarle e di combatterle apertamente. Non sottovalutiamo -pertanto- la loro intelligenza, preparazione e senso civico! A quell’incontro, infine, io e Lei non c’eravamo, forse abbiamo perso, entrambi, un’occasione di partecipazione, di democrazia e di confronto“.