Raspini e Mammini (Pd): “Cecchini? Il conflitto d’interessi c’è eccome”

I due consiglieri dopo la risposta del sindaco all'interrogazione: "Oltre al coinvolgimento nell'operazione della tenuta di Forci resta il fatto che sul piano operativo non si è mosso nulla"

“Questione Cecchini: il consigliere delegato al piano operativo è in conflitto d’interessi sulla riqualificazione della Villa di Forci. E resta il dato politico più pesante: la pianificazione urbanistica della città è ferma”.

A dirlo sono i consiglieri del Partito Democratico, Francesco Raspini e Serena Mammini, che intervengono in seguito alla risposta di Pardini all’interrogazione presentata mesi fa, con la quale il sindaco ha rinnovato la fiducia al consigliere Cecchini, spiegando di non intendere revocare la delega.

“Finalmente dopo ben sei mesi il sindaco ha risposto – spiegano Raspini e Mammini -. Certo, ci saremmo aspettati una risposta più esaustiva e completa e non la solita arrampicata sugli specchi. O almeno così speravamo visto il tempo che si è preso per prepararla. Ci sbagliavamo, purtroppo. La risposta in merito al conflitto d’interessi del consigliere Cecchini, delegato a seguire il piano operativo, è stata invece imbarazzante, al punto da chiedersi se il motivo sia da ricercare nel fatto che Pardini ha pensato molto prima di rispondere senza però trovare granché di sensato da dire; oppure se non ha proprio elementi da fornire tanto è imbarazzante per lui la questione. Il sindaco fa spallucce, nega tutto, si appella a cavilli illustrati nemmeno così chiaramente”.

“Questo, a nostro giudizio non fa che confermare la tesi iniziale – spiegano Raspini e Mammini -. Che su questa vicenda la posizione del consigliere delegato, architetto in attività, è inopportuna. È stato infatti proprio l’architetto Cecchini ad elaborare l’osservazione per conto di Van Ogtrop finalizzata a rendere possibile la realizzazione di una Spa aperta al pubblico nella Villa di Forci. Sempre lui ad anticiparne i contenuti per sms all’allora assessora all’urbanistica. Sempre lui a discuterne con l’ex sindaco Alessandro Tambellini. Eppure Cecchini, dopo essere stato nominato consigliere delegato al piano operativo, ha dapprima negato ogni coinvolgimento, salvo poi essere costretto a correggere palesemente il tiro dopo che sono stati svelati i suoi messaggi di cui evidentemente si era dimenticato”.

“Oggi il sindaco Pardini prova a mettere una pezza, ovviamente a causa di accordi politici che lo ingabbiano ogni giorno di più – continuano i due consiglieri -. Ma il dato politico ed etico è palese: può il delegato al piano operativo avere relazioni professionali che nemmeno il sindaco nella sua replica imbarazzata ha potuto negare in un’operazione immobiliare così importante che proprio dal piano operativo dipende? Secondo noi, no. Per il sindaco evidentemente sì. Ci auguriamo che questa situazione non finisca per inficiare la regolarità di un percorso che già è partito in modo assai lento e stentato. E ci auguriamo, soprattutto, che non ci siano altre situazioni similari”.

“Resta però un problema politico grosso come una casa – concludono -. È passato quasi un anno e sull’urbanistica non si è visto praticamente niente. Poco più di un mese fa Pardini ha tenuto una conferenza stampa per annunciare che da lì a poco sarebbe partito il lavoro in merito alle osservazioni presentate: da quel giorno, però, siamo ripiombati nel silenzio. Nessuna convocazione della commissione dedicata, nessuna informazione sull’argomento. È fin troppo facile supporre che questa situazione sia figlia delle scelte del sindaco che per una materia così importante ha deciso di non individuare un assessorato specifico, ma di delegare il tutto a un consigliere-architetto che si occupa del Piano Operativo solo part-time. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: immobilismo e ritardi. Eppure, era stato promesso, soprattutto ai professionisti, che questa sarebbe stata una priorità. Purtroppo, però, abbiamo capito ormai da un po’ che alla giunta piace molto organizzare feste ed eventi, ma un po’ meno dare seguito alle promesse che allegramente venivano dispensate in campagna elettorale e che oggi languono perché, forse, se ne sta sperimentando l’avventatezza e la superficialità”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.