Gli enti di promozione sportiva: “Un percorso di coprogrammazione per riaprire gli impianti chiusi”

La proposta: "Lucca può fare da apripista sul territorio provinciale per iniziative analoghe in materia di politica sportiva”

Dibattito sugli impianti sportivi, interviene il coordinamento degli enti di promozione sportiva della provincia di Lucca.

“Abbiamo letto nelle scorse settimane – dicono – alcuni interventi, anche polemici, aventi per oggetto la gestione di alcuni impianti sportivi nel comune di Lucca. In particolare, l’attenzione si è concentrata sulla gestione di alcuni campi di calcio, ora chiusi al pubblico per ragioni molteplici e tra loro diverse. E, in questi giorni, è poi ritornata d’attualità la mancanza di impianti per la pratica di alcune discipline sportive. Abbiamo aspettato ad intervenire perché quello che a noi interessa non è la polemica fine a se stessa ma la ricerca di soluzioni ai problemi emersi. La normativa che regola l’affidamento in gestione di impianti “privi di interesse economico” quali sono quelli oggetto di dibattito è molto precisa e puntuale, sia a livello nazionale sia regionale, e, per quanto riguarda il Comune di Lucca, è stata recepita in uno specifico regolamento”.

“È una normativa che per questa tipologia di impianti – spiegano gli enti di promozione – privilegia l’affidamento in gestione a soggetti dell’ordinamento sportivo (associazioni e società sportive dilettantistiche, enti sportivi dilettantistici, federazioni, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate) che a livello nazionale ha subito di recente importanti modifiche e che a livello regionale è in corso di aggiornamento. Sulla base di tale normativa la precedente amministrazione ha affidato la gestione degli impianti sportivi comunali aventi i suddetti requisiti. Sono passati alcuni anni, e mentre molti impianti sono gestiti egregiamente dai soggetti che li hanno avuti in concessione è indubbio che altri impianti, e in particolare alcuni di quelli oggetto di polemica, non sono in buone condizioni, per i più diversi motivi. Se pertanto l’amministrazione attuale ha ritenuto necessario fare il punto della situazione e mettere fine ad alcune criticità la decisione non può che essere condivisa, come abbiamo condiviso i regolamenti e i principi che hanno guidato le scelte di quella precedente”.

“Quello che a noi interessa è, però, ora come fare in modo di restituire alla collettività e alla pratica sportiva gli impianti attualmente chiusi – conclude la nota – Per tali motivi, ci rendiamo disponibili a collaborare per una loro riapertura e nello stesso tempo proponiamo all’amministrazione comunale che dia vita ad un percorso di coprogrammazione che abbia al centro la tematica dell’impiantistica sportiva e che coinvolga tutti i soggetti in precedenza citati, secondo quanto previsto dal codice del terzo settore e dalla legge regionale 65/2020, in questo modo fungendo anche da “apripista” sul territorio provinciale per iniziative analoghe in materia di politica sportiva”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.