Regolamento e osservatorio per il verde pubblico: ok bipartisan (dopo le polemiche) alla mozione Cecchini

12 ottobre 2023 | 23:45
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Regolamento e osservatorio per il verde pubblico: ok bipartisan (dopo le polemiche) alla mozione Cecchini

Nel dibattito acceso in Consiglio scambio di accuse su passerella pedonale, corridoi ecologici e Villa Bottini, dove gli alberi tagliati saranno tre

Alla fine il testo passa all’unanimità e con quattro astenuti del centrosinistra. Ma non è mancato il dibattito, anche aspro, fra maggioranza e opposizione sulla mozione presentata dal capogruppo di Lista Civile, Elvio Cecchini, che propone una ‘traccia per un cambiamento di rotta culturale’ sul tema del verde pubblico.

Il consigliere Cecchini in una lunga premessa cita i profondi cambiamenti climatici del clima e l’allerta sui tempi anonimi di questi cambiamenti, così come l’inserimento della tutela dell’ambiente all’inteno della costituzione: “Si è capito, dice, che la tutela della salvaguardia dell’ambiente e degli ecosistemi è importante a tutti i livelli ma, da tempo, manca una visione sistemica del verde. Non si tratta solo della piantumazione degli alberi, ma di quali specie inserire e dove a seconda delle loro caratteristiche ad esempio. Partendo dagli strumenti già esistenti, insomma, la proposta è quella di mettere a sistema una serie di attività”.

Si parla, in particolare, di censimento delle piante, della realizzazione di un regolamento sul verde urbano, che detti l’indirizzo politico. della realizzazione di corsi di formazione per giardinieri che si occupino di verde pubblico, della nascita di un osservatorio e della realizzazione di un periodico bilancio arboreo.

Al testo di Cecchini, sono stati affiancati un ordine del giorno (a firma del consigliere Alfarano del Pd) e tre emendamenti del consigliere Daniele Bianucci di Sinistra Con, tutti bocciati.

Ad aprire la discussione è il consigliere di Difendere Lucca Lorenzo Del Barga: “La difesa del verde pubblico – spiega – è una battaglia che ci ha visto impegnati fin dalla scorsa amministrazione, quando una mozione dell’allora consigliere Fabio Barsanti chiese l’istituzione di una commissione sul verde pubblico a supporto e a vigilanza. Mozione che fu bocciata dalla maggioranza dell’epoca. La commissione nasceva, visto quelle che erano allora le politiche sugli alberi da due esigenze: la gestione del verde pubblico come manutenzione e abbattimenti e il supporto e l’indirizzo all’amministrazione comunale nel suo approccio al verde nella progettazione delle opere pubbliche. Anche nel programma elettorale per le ultime elezioni la commissione è stata ripresentata come ipotesi. Lo spirito della stessa lo ritroviamo nell’osservatorio previsto dal consigliere Cecchini e per questo voteremo convintamente il testo”.

Nelle parole di Del Barga non mancano gli accenti polemici su quanto successo in passato: dalla polemica per il taglio degli alberi per la realizzazione della passerella coperta a San Concordio e dalla paventata ipotesi del taglio del grande tiglio alla stazione, poi scongiurata.

“Bisognerebbe discutere seriamente del tema – replica Daniele Bianucci – e senza strumentalizzazioni sennò si dovrebbe parlare del fatto che il primo atto del sindaco Pardini è stato il taglio di un albero o della capitozzatura degli alberi di Villa Bottini, che sono stati distrutti e uccisi. È vero – ammette il consigliere – non siamo riusciti a fare un regolamento del verde ed è stato un grande errore. Ma ci provammo, anche con il tavolo del verde, che è un importante strumento di partecipazione e per questo nella mozione del consigliere Cecchini non ci piacciono i riferimenti impietosi a quel lavoro. A mio parere, però, non basta un osservatorio per garantire la partecipazione, ma serve un tavolo di lavoro per un contributo fattivo a questo percorso”.

Il consigliere Bianucci, quindi, annuncia i suoi tre emendamenti: uno riferito proprio al tema della partecipazione, l’altro per l’inserimento di ulteriori riferimenti legislativi fra cui le normative europee sulla manutenzione dei corsi d’acqua per le salvaguardie delle sponde che devono garantire la stabilità delle sponde stesse e la biodiversità dell’avifanua: i cosiddetti corridoi ecologici.

La polemica si infiamma proprio sui temi dei tagli di Villa Bottini e sulla passerella coperta di San Concordio. Prova a smorzare i toni, sposando la mozione Cecchini come uno sguardo al futuro e non al passato, l’assessora Consani.

Bianucci insiste: “Come mai a Villa Bottini sono stati tagliati gli alberi e non sono stati fatti i lavori al muro? Dei buoni propositi è lastricata la via dell’inferno. Se vogliamo fare polemiche, e per un anno ne avete fatte tante, facciamole, altrimenti concentriamoci sugli aspetti concreti della mozione. Non siamo assolutamente contrari a questo regolamento, la precedente amministrazione sbagliò a non portarlo a termine. È importante farlo e farlo bene”.

Interviene l’assessore Buchignani: “Per intervenire serve un nuovo parere della Soprintendenza. L’intervento sarà completamente diverso a quello inizialmente previsto e sarà finanziato con fondi Pnrr con le scadenze previste per questo tipo di lavori”.

Risponde, sul tema, anche il sindaco: “Cambio di rotta? A Villa Bottini secondo il progetto precedente si prevedeva il taglio di cinque alberi, nel nuovo progetto se ne taglieranno tre. Se non è un cambio di rotta questo…”

Anche il consigliere della Lega, Armando Pasquinelli, sposa il lavoro del consigliere Cecchini: “Ottimo il lavoro di Cecchini – dice – Serve formulare un regolamento che abbia gli indicatori messi in fila nella mozione. È importante, in particolare, che venga fatta la scuola dei giardinieri, che riprende la grande storia della cura e della manutenzione dei giardini delle famiglie nobili della città. Lasciamo parte le polemiche e pensiamo al bene della nostra città. Se ci riusciremo faremo un grande servizio alla comunità”.

La consigliera Pd, Chiara Martini ritiene “largamente condivisibile la mozione”, ma allo stesso tempo ne lamenta la possibile difficoltà di attuazione. “Spero che il testo sia stato pienamente condiviso con maggioranza e Consiglio – spiega – Mi auguro che non faccia la stessa fine della mia mozione sullo sport della scorsa consiliatura, che non a caso ricevette il voto favorevole dell’allora consigliere di opposizione Fabio Barsanti”. Rincara il concetto anche Alfarano: “Spero che ci sia un effettivo impegno del sindaco e della giunta su questi temi ben precisi”.

Annuncia l’astensione il consigliere Pd Gianni Giannini (altri tre consiglieri di opposizione seguiranno il suo esempio) che sottolinea come molte delle previsioni della mozione siano già in atto e stigmatizza la possibilità di inserimento di nuove professionalità nell’osservatorio, situazione che rischierebbe di pesare sulle tasche dei contribuenti.

Polemica finale prima del voto dopo l’illustrazione dell’ordine del giorno da parte del consigliere Alfarano che chiede di tenere conto anche delle recenti osservazioni dell’Ue sulla Nature Restoration Law. A nome della maggioranza Luca Pierotti di Fratelli d’Italia, annuncia il voto negativo. Per Alfarano “l’intervento di Pierotti conferma il mio timore, ovvero che la mozione sua solo uno specchietto per le allodole e in realtà non c’è nessuna intenzione di portare avanti l’attuazione”. Scintille anche fra Diego Carnini (Fdi) e Daniele Bianucci. “La maggioranza non ha niente da imparare sulla partecipazione da questa opposizione”, dice il primo. “Speriamo che, citando il collega Pasquinelli, si voglia un po’ volare alto. Le parole del collega di maggioranza dimostrano che siamo ben lontani da questo obiettivo”.

Bianucci, così come Alfarano, annuncia il voto favorevole: “Con senso di responsabilità – chiude Bianucci – quella che non ho vista nella maggioranza. Pensiamo che come cittadini eletti sia necessario mettere da parte questa riflessione e l’obiettivo è quello di dare un regolamento del verde per questa città. Vigileremo su tutto il percorso”.

La mozione riceve, alla fine, il voto favorevole di 23 consiglieri e 4 astensioni. 19 voti contrari e 8 favorevoli per i tre emendamenti e l’ordine del giorno dell’opposizione.