Bianucci: “Lazzarini non accetta critiche? Rinunci alle cariche e si ritiri a vita privata”

13 ottobre 2023 | 13:06
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Bianucci: “Lazzarini non accetta critiche? Rinunci alle cariche e si ritiri a vita privata”

Il consigliere comunale ribatte: “Quando aveva l’obiettivo di far perdere il centrosinistra si sarebbe stracciato le vesti di fronte a progetti che ora porta avanti la maggioranza che sostiene”

“I lecci martoriati senza motivo a Villa Bottini; la buona pratica dei corridoi ecologici lungo gli Spalti delle Mura, distrutta per dispetto nei confronti della vecchia amministrazione che l’ha voluta; il progetto per l’enorme cratere non ecosostenibile e dai costi spropositati (tanto più che accanto ci sarebbe per il posteggio l’area ex Gaddi da recuperare, con spese neppure lontanamente paragonabili) che l’assessore Buchignani vuole realizzare per il parcheggio interrato fuori Piazza Santa Maria; la prima ordinanza firmata dal sindaco, il giorno che è stato eletto, proprio per il taglio di un albero; la nuova strada in programma a Sant’Anna che attraverserà e creerà gravi danni al parco fluviale; la promessa della destra in campagna elettorale di rivedere radicalmente il progetto degli assi viari, rimangiata subito dopo aver vinto: sono solo alcuni casi – e gli esempi sarebbero davvero mille altri – in cui siamo sicuri Angelo Giorgio Lazzarini sarebbe intervenuto pubblicamente stracciandosi le vesti, se fosse stato ancora all’opposizione, così come ha fatto per cinque anni quando il suo obiettivo (bisogna ammettere ben raggiunto) era far perdere al centrosinistra il governo della città. Oggi che invece è in maggioranza ed è presidente del Teatro in quota estrema destra che ha appoggiato alle ultime elezioni, è sempre stato zitto e cheto, di fronte a politiche ambientali che adesso sono ben peggiori di quelle di prima: questo è stato il senso del mio intervento in Consiglio comunale (pronunciato senza mancare di rispetto ad alcuno) che tanto ha indispettito Lazzarini, e francamente credo che la ragione di tanta agitazione nasca dal fatto che ho detto una cosa oggettivamente vera”. Così il consigliere comunale Daniele Bianucci risponde alle dichiarazioni del presidente del Teatro Angelo Giorgio Lazzarini.

“In Consiglio abbiamo votato a favore della mozione presentata dal consigliere di maggioranza perché in buona fede e con responsabilità crediamo che l’obiettivo della redazione del regolamento per la gestione del verde cittadino sia importante per Lucca – prosegue Bianucci -. E siccome il nostro impegno non nasce certo da dinamiche arriviste, in altrettanta buona fede abbiamo ammesso senza problemi che il passato Consiglio a guida del centrosinistra ha sbagliato a non concludere il lavoro avviato da Celestino Marchini col tavolo del verde, per la redazione e l’approvazione del piano, e per le quali tanto anche noi ci siamo personalmente spesi. Adesso, avendo a cuore esclusivamente il bene della città, vigileremo che il piano sia costruito bene e in maniera partecipata: come è nostro diritto, e soprattutto nostro dovere, fare. Dispiace che, durante la discussione della mozione, la destra non abbia dimostrato la nostra stessa responsabilità, e invece senza ragione (se non la sterile polemica politica) abbia bocciato i nostri emendamenti e il nostro ordine del giorno, che volevano arricchire la mozione richiamando la normativa più avanzata sul tema ambientale e proponendo un impegno concreto sul rispetto dei corridoi ecologici”.

“Lazzarini usa per attaccarmi un linguaggio sguaiato e offensivo, che dimostra una volta di più la cifra di quello che è – conclude Bianucci – Utilizza purtroppo spesso queste modalità, con tante persone. Nei miei confronti già lo fece anni fa pubblicamente, per poi inviarmi un messaggio privato di scuse: più però di scusarsi successivamente, dovrebbe assicurare un umano rispetto nei miei confronti, come nei confronti dei dipendenti del Teatro che dirige, come nei confronti di tutti. Personalmente l’ho citato (senza assolutamente mancare di rispetto) durante la seduta consiliare, per il suo ruolo pubblico e per le posizioni politiche che ha tenuto e tiene: perché mai questa dovrebbe essere addirittura una vigliaccheria? Se non vuole essere citato, Lazzarini può benissimo rinunciare ai suoi incarichi e ritirarsi a vita privata. Fino a quando non lo farà, si rassegni alle valutazioni, che da parte nostra saranno sempre nel merito, mai personali e comunque rispettose. Così come in passato fece anche suo padre, il compianto sindaco Giulio Lazzarini, che si dissoció pubblicamente dalla sua scelta di sicuro discutibile di appoggiare, da ex segretario del Pd, la candidatura al Parlamento dell’esponente di destra Maurizio Marchetti. È invece Angelo Giorgio Lazzarini ad utilizzare, per gli attacchi, riferimenti senza senso a questioni personali, come ha fatto pure stavolta e come sono soliti fare i suoi attuali (nell’attesa che cambi per l’ennesima volta schieramento, e visti i precedenti siamo sicuri che prima o poi lo farà) compagni politici di estrema destra. E potremmo dire che le parole che Lazzarini ha usato, nella realtà, invece descrivono perfettamente proprio lui stesso, se solo avesse il coraggio di guardarsi allo specchio”.