Zappia (gruppo misto): “A Capannori ufficio elettorale vuoto e senza dipendenti”

31 ottobre 2023 | 11:29
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Zappia (gruppo misto): “A Capannori ufficio elettorale vuoto e senza dipendenti”

Il consigliere di opposizione passa all’attacco

“Devo premettere che condivido la forte critica recentemente espressa dai colleghi consiglieri di opposizione, in merito all’alto costo di oltre 26mila euro liquidato a massimo Recalcati durante la festa del bicentenario. Tanto più che, sui giornali, in anteprima ho proprio denunciato io questo spreco, il 25 settembre scorso. Adesso voglio spiegarne un altro, non certo meno grave, cui poteva essere posto rimedio da tempo, assumendo personale invece di spendere soldi pubblici in iniziative di propaganda”. Inizia così la nota di Bruno Zappia (gruppo misto) che passa all’attacco della maggioranza di Capannori.

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“Dal primo agosto di quest’anno l’ufficio elettorale di Capannori è vuoto, cioè senza dipendenti – afferma Zappia -. Sapete che competenze ha? Mi sono informato anch’io, eccole: in primo luogo deve provvedere all’aggiornamento delle liste elettorali in base alle previsioni del testo unico numero .223 del 1967, oltre ad altre normative e circolari successive. Questo aggiornamento comporta procedure complesse, chiamate revisioni. Ogni anno nei periodi aprile-giugno e ottobre-dicembre devono essere iscritti i nuovi elettori (maggiorenni e i residenti in arrivo) ed eliminati i cancellati dell’anagrafe o dall’Aire. Ci sono poi le due revisioni così dette dinamiche nei mesi di gennaio e luglio di ogni anno per attuare variazioni come la cancellazione della morte, per perdita della cittadinanza o trasferimento ad altro comune, rettifica delle generalità e variazione della sezione elettorale. È prevista pure una revisione dinamica straordinaria, con cancellazioni prima ed iscrizioni poi, al 45esimo giorno antecedente le consultazioni. Mentre tutto questo per i cittadini italiani deve essere fatto dall’ufficio elettorale (salvo eventuali ricorsi!) in caso di elezioni amministrative del comune di residenza e di elezioni europee, i cittadini con nazionalità di altri stati membri dell’Unione europea e residente in Italia possono parteciparvi (anche come candidati) purché richiedono la loro iscrizione nelle due così chiamate liste aggiunte (per le amministrative e per le europee)”.

“Se da tre mesi l’ufficio elettorale non ha personale – prosegue Zappia -, L’Urp nemmeno chi manda le tessere elettorali a i nuovi iscritti e ai neo diciottenni ma, soprattutto, chi fa le divisioni alle liste e a chi debbono rivolgersi quei cittadini stranieri che volessero rispetto per i loro diritti? Vogliamo aggiungere che le liste elettorali sono pubbliche, quindi qualunque cittadino maggiorenne ha diritto di consultare liberamente su richiesta, chiedendone anche anche copia per motivi elettorale, di statistica, di studio, di ricerche (eccetera) in queste condizioni di ufficio fantasma, cosa gli si può consegnare, con tranquillità…una lista della spesa?? Il sindaco Menesini sa che quando si delegano poteri a qualcuno, il delegante resta comunque responsabile e che stiamo parlando di sue competenze dirette quale Ufficiale di governo, per giunta a distanza di pochi mesi dalle elezioni amministrative ed europee?”.