Caso Palmeri, il Pd contro il sindaco: “Vittimismo? Anche no. Pardini prenda posizione”

Continua la bagarre dopo la seduta di ieri (29 luglio). Il partito rinnova l’invito al primo cittadino: “Necessario prendere pubblicamente le distanze da un pluripregiudicato e latitante”
“Vittimismo? Anche no. Mario Pardini faccia il sindaco che rispetta le istituzioni e non le umilia e prenda pubblicamente le distanze dal pluripregiudicato e latitante Andrea Palmeri, intervenuto in un evento tenutosi in uno spazio comunale alla presenza dell’assessore di Casapound, Fabio Barsanti”. Il Partito Democratico lucchese chiede una posizione chiara al primo cittadino, sulla scia di quanto chiesto a più voci dai diversi esponenti del centrosinistra.

“Ormai è prassi consolidata: ci si coprono le spalle con il mantello della vittima per non rispondere nel merito. Ma c’è poco, pochissimo, da fare i martiri: alla festa al centro comunale Vignini, era presente l’assessore di Casapound Barsanti. Alla stessa festa si è collegato in videochiamata un pluripregiudicato, da anni latitante. Le domande sono semplici e non c’è da spaventarsi a rispondere, se si sa cosa dire: la presenza di Palmeri è stata segnalata alle autorità competenti? I rappresentanti della città presenti hanno chiesto di interrompere il collegamento prendendone le distanze? Si è compreso oppure no che quello che è avvenuto al Vignini e la successiva mancata presa di distanza rappresenta una legittimazione di chi agisce fuori legge, con metodi, parole e atteggiamenti violenti? Con buona pace di Pardini che tenta di farlo passare come un fatto casuale, ci chiediamo se qualcuno nella maggioranza abbia contatti e rapporti con un pluripregiudicato e latitante. Sarebbe grave. È possibile sperare che il sindaco Pardini prenda finalmente posizione rispetto alle derive neofasciste anziché buttarla sul vittimismo? Qui, ad essere lesa è ancora una volta la dignità della città e delle istituzioni che la rappresentano”.