Potere al Popolo: “Il Giglio lascia fuori tre figure” ma “il precariato non è un male necessario”

“Piena continuità di un’amministrazione che si limita a navigare a vista e di un’opposizione che paga gli errori del passato”
“Ieri sera il Consiglio Comunale di Lucca ha approvato la deroga al blocco delle assunzione per due figure tecniche (macchinista ed elettricista) sulle cinque richieste, lasciando quindi fuori tre figure amministrative”. Lo fa sapere Potere al Popolo Lucca che spiega come “La giustificazione data dalla maggioranza e dall’assessore Bruni è che il direttore generale Spatarella non avesse ben definito il carico di lavoro e le risorse necessarie per tutte le figure richieste, perciò solo macchinista ed elettricista risultano necessarie”.
Questa spiegazione, per PaP è “inaccettabile perché sappiamo benissimo da anni che il personale del Teatro, in ogni settore, è sottorganico e l’assunzione continua con contratti a tempo determinato ne è la prova; e anzi manca da mesi il necessario bando per le assunzioni delle maschere. Inoltre, se, come previsto, l’Azienda Teatro del Giglio controllerà anche il Teatro di Ponte a Moriano, il carico di lavoro non potrà fare altro che aumentare.
Il Consiglio si è svolto poi con un imbarazzante rimpallo tra maggioranza e opposizione su chi avrebbe la reale responsabilità del precariato in tutte le aziende strumentali del Comune di Lucca – quindi anche Sistema Ambiente, Lucca Crea ecc… Noi diciamo: tutti voi.
La deliberazione del consiglio comunale in cui si approva l’allegato che prevede il blocco delle assunzioni è del 27 novembre 2018, come anche l’assessore Bruni ha ricordato ieri sera. È da notare come nessuno abbia messo a tema la questione del precariato guardando oltre le cinque figure in oggetto. Tutti danno per scontato che il precariato sia un male necessario, senza nemmeno provare a prospettare una soluzione differente. E infatti il blocco delle assunzioni è stato ratificato senza colpo ferire nel 2023, dopo accordo sindacale nel 2022 per l’assunzione di queste cinque figure in oggetto ieri sera.
Piena continuità dunque di un’amministrazione che si limita a navigare a vista e di un’opposizione che paga gli errori del passato e la cui autorevolezza è minata dalla mancanza di visione politica passata e presente”.