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Cgil, Landini a Lucca in vista del referendum dell’8 e 9 giugno

30 aprile 2025 | 15:43
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Cgil, Landini a Lucca in vista del referendum dell’8 e 9 giugno

Il segretario nazionale sabato (3 maggio) alle 10, sarà al mercato di piazzale Don Baroni per un confronto diretto con i cittadini

Sabato (3 maggio) il segretario generale della Cgil nazionale, Maurizio Landini, si recherà attorno alle 10 al mercato in piazzale Don Baroni per incontrare i lucchesi e confrontarsi con loro sui referendum popolari per i quali si andrà al voto l’8 e il 9 giugno.
Per l’occasione saranno presenti anche Rossano Rossi, segretario generale Cgil Toscana, e Fabrizio Simonetti, segretario generale della Cgil di Lucca, oltre a numerosi altri esponenti del sindacato locale.
landini a lucca referendum 8 e 9 giugno
L’iniziativa di Landini rientra nel programma della campagna referendaria, che lo porterà in giro per tutta l’Italia per promuovere le tematiche del referendum. Prima tra tutte quella della partecipazione: “Il referendum rappresenta l’unico momento di democrazia diretta previsto dall’ordinamento giuridico italiano, con il quale i cittadini possono modificare una legge direttamente con il proprio voto – si legge in una nota della Cgil – La natura democratica del referendum è accentuata dal fatto che i quesiti referendari sono nati da una serie di raccolte firme, e che quindi sono gli stessi cittadini italiani ad avere espresso la propria volontà di portare tali questioni davanti al Parlamento. È pertanto fondamentale, in primo luogo, che gli aventi diritto al voto capiscano l’importanza di questo strumento, e che lo adoperino anche in questa occasione per riaffermare i valori democratici del Paese, indipendentemente dal voto che andranno ad esprimere“.
Il segretario generale della Cgil si dedicherà poi alla spiegazione dell’importanza dei quesiti referendari ed al confronto con le persone e con i loro dubbi, in un classico esempio di quello che viene chiamatosindacato di strada, termine che richiama l’importanza di fare sindacato con e per la gente comune, tramite un confronto aperto a tutti nelle strade, nelle piazze e sui luoghi di lavoro da pari a pari. Questa linea d’azione, che sta guidando il sindacato ormai da anni, auspica a far comprendere anche ai meno informati che “il passaggio dei quattro quesiti a tema lavorativo e del quesito sulla cittadinanza non rappresenta né una manovra politica né l’interesse di una cerchia ristretta, ma bensì degli aggiustamenti normativi necessari per poter garantire a tutti i lavoratori un lavoro sicuro, stabile e di qualità e un Paese più giusto”.