Patronati, Rete Imprese Toscana scrive ai parlamentari: “No alla chiusura, sì alla riforma”

17 novembre 2014 | 10:44
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Patronati, Rete Imprese Toscana scrive ai parlamentari: “No alla chiusura, sì alla riforma”

Una lettera da Rete Imprese Toscana e dal suo presidente Valter Tamburini, a tutti i parlamentari toscani. L’obiettivo è quello di sensibilizzare la politica sul tema del futuro dei patronati: “Siamo consapevoli della difficile situazione del Paese – scrive Tamburini – e quindi non vogliamo sottrarci al dovere di contribuire, in termini di sacrifici, all’azione di risanamento e all’ammodernamento dell’Italia, ma chiediamo un’azione sostenibile. Per questo le associazioni che compongono Rete Imprese Toscana intendono promuovere una riforma dell’intero sistema dei patronati, nell’ambito di una più complessiva riforma del welfare, sul modello dei paesi europei in cui pubblico, privato e terzo settore collaborano nell’erogazione dei servizi alle persone. L’obiettivo è la riorganizzazione dell’attività dei patronati al fine di contenere i costi e garantire comunque la gratuità del servizio di sussidiarietà almeno per particolari fasce sociali, quelle deboli in particolare”.

Rete Imprese Toscana è la superassociazione che riunisce le associazioni dell’artigianato, del commercio e delle piccole e medie imprese, costituita nel gennaio 2010 da Cna, Confartigianato, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti della Toscana. Ognuna di queste associazioni ha un proprio patronato, che eroga servizi ai propri associati e ai cittadini in generale.
I dati Transitano per i patronati  il 96% delle domande di assegno sociale, il 77% delle domande di indennità di accompagnamento, il 93% delle domande di pensione di anzianità o anticipata, il 96% delle domande di pensione ai superstiti, il 89% delle domande di pensione di inabilità, il 91% delle domande di pensione di vecchiaia, il 94% delle domande di pensioni supplementari, il 64% delle domande di ricostituzione pensione per contributi pregressi, il 94% delle domande di ricostituzione pensione per supplemento e il 32% delle domande di rinnovo assegno di invalidità.