
“Un medico che specula sulla salute di mamme e bambini è qualcosa di inconcepibile, un atto gravissimo che va contro l’etica professionale. Vanno accertate tutte le responsabilità ma se, come sembra, i protagonisti di questa vicenda hanno cercato di convincere ad usare latte in polvere al posto di quello materno devono essere puniti in modo esemplare”. Lo ha detto Federico Gelli deputato pisano del Pd e membro della Commissione Affari Sociali in merito all’operazione dei Nas di Livorno e della Procura di Pisa che ha portato all’arresto di 18 persone tra cui 12 medici pediatri che avrebbero prescritto una gran quantità di latte artificiale, su pressione delle aziende produttrici, in cambio di regali (Leggi).
“Questa nuova inchiesta segue di pochi giorni quella a Firenze sulle cardiologie – spiega Gelli – ma sappiamo bene che la sanità pubblica in Toscana è un sistema solido e integro composto da migliaia di professionisti seri e preparati. Purtroppo tutto questo non ha impedito la creazione ad opera di pochi soggetti corrotti, di sacche di malaffare che devono essere estirpate. Oltre a questo – aggiunge – occorre migliorare e rendere più efficiente il sistema di controllo per evitare scandali che danneggiano non solo la stragrande maggioranza di medici e operatori onesti, ma tutta la collettività. Un contributo in questa direzione può venire anche dalla piena applicazione del Patto per la Salute Digitale. Con l’innovazione tecnologica possiamo monitorare e garantire una maggiore trasparenza di tutte le complesse attività amministrative del Sistema Sanitario Nazionale. Sappiamo bene – conclude il deputato democratico – che semplificazione e trasparenza nella PA sono tra i migliori antidoti contro la corruzione”.