Meno vincoli per le piscine ad uso natatorio: approvata proposta di legge in Commissione Sanità

La quarta Commissione Sanità e politiche sociali, presieduta da Marco Remaschi (Pd), ha licenziato le modifiche alla legge regionale del marzo 2006 sui requisiti igienico-sanitari delle piscine ad uso natatorio. L’atto, illustrato in commissione dallo stesso presidente quale primo firmatario, ha registrato consenso unanime da parte dell’intero organo legislativo. Tale fondamentale passaggio è stato accolto con grande soddisfazione da entrambi i consiglieri regionali targati Pd della provincia di Lucca Remaschi e Pellegrinotti che molto si sono spesi per il raggiungimento di questo obiettivo.
“Dopo aver valutato con attenzione gli aspetti strutturali e la realistica sostenibilità economica – commentano i due – abbiamo cercato di alleggerire vincoli e difficoltà, anche in relazione al processo di revisione in corso della normativa tecnica (Uni) sulle piscine, intervenendo con alcune correzioni mirate relative agli impianti privati ad uso pubblico, introducendo procedure e adempimenti agevolati ma soprattutto riformulando l’articolato relativo al tema dell’autocontrollo e del rispetto di requisiti strutturali e di parametri igienico-sanitari”. In sostanza tale modifica intende porre al centro il tema delle capacità organizzative e tecnico-gestionali degli stessi operatori del settore introducendo le seguenti disposizioni: previsione di legittimità di banchine perimetrali alla vasca di balneazione in manto erboso; inserimento nelle procedure di autocontrollo nella verifica di conformità dei parametri delle acque di approvvigionamento non provenienti da pubblico acquedotto; assoggettamento delle procedure di riciclo, rinnovo e reintegro delle acque alle disposizioni tecniche Uni o, alternativamente, all’attività di autocontrollo; introduzione di ulteriore agevolazioni quali la cassetta portatile di pronto soccorso ed il sistema di chiamate di emergenza in uno spazio dedicato; possibilità di utilizzare siepi vegetative o adeguati sistemi di allarme certificati per evitare l’accesso alle aree di balneazione delle persone non autorizzate. Dalle consultazioni con le categorie sono poi state colte indicazioni per arricchire e migliorare il testo senza però allontanarsi dalle linee guida generali. E’ stato rimosso il limite precedentemente fissato in 15 posti letto; proporzionato il sistema formativo del personale addetto all’esperienza consolidata dell’operatore oltre che ai costi ed al volume dell’attività dell’impianto. “Questo atto – concludono Remaschi e Pellegrinotti – impegna la Giunta all’emanazione di un regolamento attuativo entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge. Il testo andrà in aula nella seduta del 16-17 dicembre rispondendo così alle attese dei tanti operatori augurandoci che tale misura possa favorire dinamiche occupazionali positive in un settore strategico per Lucca e la Toscana come il turismo”.