Sovranità contro il governatore Rossi: “Stop tagli alla sanità”

11 agosto 2015 | 12:46
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Sovranità contro il governatore Rossi: “Stop tagli alla sanità”

Sovranità passa all’attacco della Regione sui tagli alla sanità locale. “Il governatore della Toscana Enrico Rossi – si legge in una nota – si profonde da alcuni giorni in dichiarazioni su tutti i mezzi d’informazione per contestare la manovra contenuta nel Decreto sugli enti locali che il Senato ha già approvato a colpi di fiducia mentre la Camera si appresta a fare altrettanto, vista la scadenza della conversione in legge il 18 agosto. Rossi sostiene che possano bastare i 2,3 miliardi di tagli già previsti, ma che non saranno accettabili altri sacrifici, quando nessuno meglio di lui sa che la gran parte dei 10 miliardi necessari a tappare il buco improvvidamente aperto dal suo segretario di partito e premier Matteo Renzi con la promessa del taglio dell’Imu e delle tasse in generale – cosa tutta da vedere – proverrà proprio dalla sanità”.

“Come del resto ampiamente illustrato – si legge ancora – dal consigliere personale di Renzi e nuovo commissario alla spending review Yoram Gutgeld, nonché dal relatore della stessa legge in Commissione Affari sociali alla Camera, Federico Gelli, già assessore sotto lo stesso presidente Rossi nella passata legislatura”. “Già nel 2012, anno cui si riferiscono le ultime stime note, le spese sanitarie per gli immigrati ammontavano a ben 3,7 miliardi ed è ovvio che questa spesa sia cresciuta esponenzialmente da allora, in considerazione della marea montante dell’immigrazione incontrollata – dichiara Fabio Barsanti, coordinatore regionale di Sovranità – mentre dal 2010 al 2014 la spesa sanitaria nazionale è diminuita di quasi 8 miliardi di euro, un taglio del 7,7%”. “Non un euro di più deve essere sottratto alla cura degli Italiani – continua Barsanti – almeno finché si dissipano risorse nella cura di stranieri entrati illegalmente in Italia, che nella migliore delle ipotesi non portano nuove risorse e nella peggiore – cioè molto spesso – portano soltanto tensione, insicurezza, violenza e danni. È quanto mai ridicolo che sia proprio Enrico Rossi, protagonista estivo dell’invasione della Toscana da parte di almeno altri 6500 immigrati irregolari, a lamentare tagli all’assistenza sanitaria per i cittadini della sua Regione”. “Tagliare altri 10 miliardi, a partire dai 2,3 già decisi, vorrebbe dire portare la percentuale, sia pur ripartita in più anni, a quasi il 20% – aggiunge l’esponente di Sovranità – che significa un crollo simile a quello che la Grecia ha affrontato tra il 2009 e il 2012. Noi siamo perfettamente consapevoli del fatto che molto ci sarebbe da razionalizzare e anche risparmiare, a partire però dai vertici e non dalla salute dei cittadini: gli scandali degli ospedali e le voragini finanziarie delle Asl sono ancora lì a dimostrarlo”. “Per ultimo, ma non meno importante – conclude il coordinatore di Sovranità – il segnale che la scure abbattutasi sulla sanità grida forte e chiaro è uno solo: recessione. Altro che crescita sia pure in percentuali da prefisso telefonico, sbandierate un giorno si e l’altro pure da Renzi e Padoan, se il settore che assorbe, per ammissione dello stesso Rossi, l’80% dei bilanci regionali, è utilizzato come bancomat per ripianare le casse statali svuotate dal debito pubblico e dal crollo dell’economia”.