Toscana Energia, summit in Prefettura sul futuro dei lavoratori

A seguito alle assemblee generali del personale di Toscana Energia e alla decisione di indire lo stato di agitazione, assunta in quella sede dalla schiacciante maggioranza (oltre il 97%) delle lavoratrici e dei lavoratori, il Prefetto di Firenze ha convocato per domani (20) agosto una riunione tra Toscana Energia, l’azienda che gestisce il servizio di distribuzione del gas in oltre 100 comuni della Toscana e che tra l’altro è partner a Lucca di Gesam Gas, e le organizzazioni sindacali di categoria Filctem-Cgil Femca-Cisl Uiltec-Uil per affrontare lo spinoso problema delle tutele dei lavoratori e delle lavoratrici nella fase delle gare e nel caso di cambio gestore del servizio di distribuzione gas.
Toscana Energia, infatti, nell’ultimo incontro convocato dal sindaco di Prato Matteo Biffoni e svoltosi in Provincia all’inizio di agosto, pur condividendo totalmente i temi posti dalle rappresentanze sindacali e le “ingiustificate penalizzazioni a cui sarebbero andati incontro i lavoratori e le lavoratrici”, aveva rifiutato ogni possibile approfondimento finalizzato a superare o mitigare tali problematiche. Da questo, la risposta unitaria dei lavoratori di Toscana Energia e la decisione di indire uno stato di agitazione. “Sul tema delle gare gas, che nei prossimi mesi interesseranno tutto il territorio regionale, e delle incerte e contraddittorie interpretazioni della normativa – dichiara Marisa Grilli della Segreteria della Filctem Toscana – risulta incomprensibile il silenzio, fino ad oggi adottato, dalle istituzioni proprietarie della maggioranza delle azioni in Toscana Energia. Il Comune di Firenze, quello di Pisa, quelli di Pistoia e Empoli (attraverso Publiservizi), per citare i principali azionisti. Così come la Regione Toscana che pure si era dichiarata disponibile a convocare un incontro sul tema”. “Ci auguriamo che su un tema così importante, per la qualità e la sicurezza del servizio, per i lavoratori e per i cittadini e le imprese locali – conclude Grilli – tutti i sindaci interessati a partire da Nardella, Filippeschi, Bertinelli e Barnini, per citare i possessori delle quote maggiori di Toscana Energia, nonché il Presidente Rossi prendano una posizione chiara, anche nei cda delle stesse aziende controllate, a difesa della qualità e della sicurezza del servizio e delle tutele delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. In sostanza, a tutela degli interessi delle comunità che rappresentano”.
“Infatti – prosegue la sindacalista della Filctem-Cgil Toscana – le istituzioni dovrebbero sapere che un’interpretazione restrittiva delle normative che regolano il settore, che qualche azienda ha già dichiarato di voler applicare, produrrebbe il paradossale risultato di penalizzare, nella fase delle gare, proprio i soggetti che operano in Toscana, garantendo un enorme e ingiustificato vantaggio competitivo agli operatori diversi dagli attuali, e quindi esterni all’ambito di gestione, provocando un considerevole danno economico alle stesse istituzioni proprietarie e, dunque, alle comunità locali”.