Progetto Lavoro sicuro: irregolarità in sette aziende su dieci, sanzioni per oltre tre milioni

16 settembre 2015 | 13:36
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Progetto Lavoro sicuro: irregolarità in sette aziende su dieci, sanzioni per oltre tre milioni

Irregolarità in sette casi su dieci. Sul versante della sicurezza in azienda c’è ancora tanto da fare. Almeno a giudicare dai dati dell’Asl di Prato nell’ambito del progetto Lavoro Sicuro con ditte non in regola nel 68,8 % dei casi.

Numerose le prescrizioni notificate e le informative di reato (1.870), anche se poi “soli” in 186 casi si è arrivati a sequestri e chiusure, con 3,4 milioni di euro di sanzioni riscosse. La maggior parte delle irregolarità (827) riguardano i macchinari utilizzati per le lavorazioni, seguite dagli impianti elettrici non a norma (774), problemi di igiene (649), presenza di dormitori (340) e cucine (152) alcune con bombole di gas (76).
“E’ un quadro che continueremo a tenere sotto controllo con l’obiettivo primario di accrescere la sicurezza di chi lavora per scongiurare tragedie come quella di Teresa mode, di garantire tutela, legalità e presenza dello Stato in tutte le sue articolazioni”, ha commentato il governatore Rossi. Dal canto suo Renzo Berti coordinatore del progetto, ha ricordato come nei prossimi mesi il programma di attività preveda il completamento dei controlli in tutte le circa 7.700 aziende presenti nell’area che va da Firenze a Pistoia oltre all’Empolese, il rilancio del patto per il lavoro sicuro al quale per il momento hanno aderito 155 aziende, l’impegno per l’emersione fiscale ed infine il passaggio dalla fase straordinaria all’attività ordinaria di controllo. Entro fine anno l’obiettivo è quello di controllare altre 1.100 imprese, stimando di incassare un ulteriore milione dalle sanzioni.