Commercio, sciopero il primo novembre contro la liberalizzazione degli orari

Sciopero il primo novembre dei lavoratori del commercio. A indire l’agitazione sono i sindacati confederali di categoria, Filcams, Fisascat e UilTucs, ribadendo la contrarietà alle aperture degli esercizi commerciali nelle festività.
“Le liberalizzazioni degli orari e le aperture domenicali e festive attuate in questo ultimi anni, non hanno portato nessun beneficio all’occupazione, nessun aumento dei consumi, ma hanno aumentato la precarietà e l’assenza di ogni regola minima di concertazione sulla programmazione delle aperture e degli orari di lavoro, come le recenti aperture non stop di 24 ore stanno a dimostrare”. In una nota i sindacati tornano a chiedere la modifica dell’articolo 31 del decreto legge “salva-Italia” e la volontà di normare, con il confronto fra le parti sociali e istituzionali, la materia delle aperture domenicali e festive e degli orari, demandando ai territori e alla contrattazione la loro definizione, “per un modello sostenibile del lavoro, del commercio, per città più vivibili, all’insegna della cultura e non del solo consumo, per una maggiore contrattazione in difesa dei più deboli, per la difesa dei valori civili e religiosi”.