Rossi: “Dal 2016 una Regione più semplice e vicina ai territori”

3 novembre 2015 | 14:47
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Rossi: “Dal 2016 una Regione più semplice e vicina ai territori”

Una Regione più “semplice” e vicina ai territori:  dalle (ex) addizionali provinciali che saranno uguali per tutti a un unico regolamento venatorio, per fare due esempi. Dal 2016 Palazzo Strozzi Sacarti assorbirà parecchie competenze delle ex Province con effetti ancora da verificare: non sarà più solo ente di legislazione e programmazione, ma sempre più ente che gestirà direttamente molte funzioni, dall’agricoltura alla caccia e pesca, dall’ambiente alla difesa del suolo, dalla formazione professionale alla realizzazione e manutenzione della viabilità regionale. “Sarà una Regione presente sui territori – aggiunge Rossi – con un front office e relazioni dirette con i cittadini. Un fatto importante”. 

Intanto nella settimana già alle spalle sono stati approvati gli elenchi del personale che passerà dalle ex Province e dalla città metropolitana fiorentina alla Regione, perché assieme alle funzioni si sposteranno anche i lavoratori. Dipendenti in transito, anche se potrebbero rimanere a lavorare nelle stesse città dove oggi sono impiegati visto che saranno mantenuti degli uffici territoriali. Perché la nuova regione sarà più semplice ma anche vicina ai cittadini. Altri lavoratori passeranno invece alle Province ai Comuni capoluogo e alle Unioni di Comuni. Il 27 ottobre il Consiglio regionale ha approvato il primo elenco di dipendenti: 977 lavoratori che da gennaio saranno in carico alla Regione; venerdì 30 la giunta ne ha aggiunti altri 37 che si occuperanno delle cosiddette funzioni ‘trasversali’, ovvero quelle che intrecciano più competenze. La riformata legge 22, quella che in Toscana riordina le competenze delle vecchie Province, prevedeva al massimo 89 posti e al primo bando, quello concluso venerdì, ne potrebbe così seguire un secondo. Gli oltre mille dipendenti si aggiungeranno ai circa duemilasettecento in forza adesso alla Regione, assemblea regionale compresa, che tra la fine di quest’anno e il dicembre del 2016 vedrà comunque andare in pensione più di duecentocinquanta lavoratori che non saranno sostituiti. La Toscana è stata la prima Regione a dotarsi di una legge di riordino per risolvere il nodo del riassorbimento delle funzioni e del personale delle Province.
214 lavoratori invece passeranno in carico ai Comuni capoluogo e alle Unioni di Comuni, seguiranno il turismo e la forestazione. Resta sospesa per qualche altro giorno la partita della polizia provinciale, che conta 170 guardie in tutta la Toscana. Prima di decidere sull’eventuale trasferimento dei dipendenti ai Comuni, in accordo con l’Osservatorio regionale sulla legge Del Rio, la Regione si è presa infatti tempo fino al 20 novembre per capire le esigenze di tutti e trovare scelte condivise. Intanto ha stanziato 500 mila euro per incentivare le funzioni di controllo in capo al momento alla polizia provinciale.