Regole più snelle per lo svolgimento dei referendum regionali

10 dicembre 2015 | 16:23
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Regole più snelle per lo svolgimento dei referendum regionali

Cambiano le regole per i referendum. La commissione Affari istituzionali all’unanimità, ha licenziato una proposta di legge per accelerarne lo svolgimento. Il presidente della giunta, ricevuto il verbale del Collegio di garanzia che attesta la regolarità delle firme, avrà quindici giorni di tempo, e non più trenta, per indire la consultazione.

Nel caso di referendum abrogativo, tra il decreto di indizione e lo svolgimento della consultazione potranno trascorrere non meno di centoventi e non più di centottanta giorni. Il limite di centottanta giorni previsto dalla disciplina attuale, in altri termini, non stabilisce più il periodo minimo, ma il termine massimo. Non c’è più un solo arco temporale, tra il 16 aprile ed il 30 giugno, entro cui la consultazione può essere svolta, bensì due finestre, tra il 1° marzo e il 30 giugno e tra il 10 ottobre e il 10 dicembre, con due giorni a disposizione, domenica e lunedi. “Con lo sforzo di tutti, abbiamo trovato un giusto equilibrio tra la volontà popolare e le esigenze legate agli adempimenti necessari per un corretto svolgimento della consultazione”, ha commentato il presidente Giacomo Bugliani (Pd). Queste novità si applicano anche “alle fasi non concluse dei procedimenti referendari in corso al momento dell’entrata in vigore della legge”.