Unioni civili, otto piazze toscane per #svegliatitalia

21 gennaio 2016 | 15:04
Share0
Unioni civili, otto piazze toscane per  #svegliatitalia

Cgil sabato prossimo in piazza per la mobilitazione nazionale. Otto le manifestazioni in Toscana: in piazza della Repubblica a Firenze (ore 15), Lucca (ore 15 corteo da piazza del Giglio a piazza Anfiteatro), Viareggio (16, piazza Mazzini), Arezzo (15, piazza San Jacopo), Grosseto (17, piazza San Francesco), Livorno (15, corteo da Piazza Attias fino a piazza del Municipio), Massa (16, piazza del Mercato). 

Oggi alla Camera del lavoro di Firenze sono state spiegate le ragioni e le modalità dell’iniziativa. Per la Cgil di Firenze hanno parlato Barbara Orlandi e Giuseppe Martelli: “Abbiamo aderito subito a questa manifestazione perché la Cgil sposa da sempre le battaglie di civiltà. In questi giorni stiamo presentando la Carte dei diritti universali del lavoro: per noi i diritti in quanto tali, sia sul lavoro che nella società, devono essere di tutti senza discriminazioni”, ha esordito la prima. “Sul fronte delle tutele alle coppie omosessuali, nelle fabbriche abbiamo fatto vari accordi per garantire loro diritti come i congedi, in mancanza di regole nazionali”, ha ricordato il secondo.
“Ancora una volta ci tocca assistere alle troppe e pesanti ingerenze di forze esterne che nulla hanno a che fare con i percorsi democratici e legislativi del nostro Paese, nella delicata fase di proposta legislativa da parte del Governo, basti pensare alle recenti dichiarazioni del presidente della Cei Angelo Bagnasco, che è entrato a gamba tesa nel dibattito sui diritti civili – afferma Jacopo Forconi di Arci Firenze – È chiaro a tutti, però, che un Paese che non riesce a garantire l’uguaglianza tra i propri cittadini non si può definire democratico, quindi l’Italia non può dirsi una democrazia, finché si continuerà a perpetrare questa grave lacuna. Negli anni ci son stati tentativi, tutti miseramente falliti e comunque tutti sempre al ribasso, da parte dei vari governi di centro-sinistra, per colmare questo vuoto, ma i risultati sono davanti agli occhi di tutti. Questa, però, forse è la volta buona: finalmente si è creato un grande movimento di cittadini, associazioni e organizzazioni che sostiene sostiene questa battaglia di civiltà, e il governo non può non tenerne conto”. “Tante piazze in tutta Italia chiederanno il diritto all’uguaglianza, a manifestare non sarà una minoranza ma una maggioranza”, ha detto Roberta Vannucci (Arci Lesbica).
A Firenze stiamo ricevendo tantissime adesioni alla manifestazione di sabato, dalla società civile partirà un messaggio forte – ha sottolineato Laura Giuntini (Famiglie Arcobaleno) – La gente è più avanti della politica, basta con bambini e persone che non sono tutelati e non hanno gli stessi diritti degli altri”. “Non vogliamo più essere cittadini di serie B”, le ha fatto eco Maria Lo Re (Azione Gay e Lesbica).