Sì Toscana: “Ancora favori alle lobbies della caccia”

16 febbraio 2016 | 16:41
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Sì Toscana: “Ancora favori alle lobbies della caccia”

Oggi (16 febbraio) l’aula del consiglio regionale ha di nuovo affrontato il tema della caccia nell’ambito della proposta di legge numero 40 in materia di riordino delle funzioni amministrative. “Come Sì Toscana a Sinistra abbiamo provato, nuovamente, con nostri emendamenti a far emergere alcuni aspetti negativi e contradditori del mondo venatorio”, dichiarano Tommaso Fattori e Paolo Sarti di Sì Toscana a Sinistra.

“Abbiamo chiesto che finalmente sia vietata su tutto il territorio regionale la cattura di uccelli a fini di richiamo, una pratica barbara e crudele che destina centinaia di volatili a una vita di prigionia e morte precoce. Abbiamo denunciato che centinaia di migliaia di euro ogni anno sono destinati alle associazioni venatorie, non per progetti di valorizzazione del territorio, come previsto dalla legge nazionale, ma per le loro attività e iniziative. La Regione Toscana finanzia quindi soggetti privati per loro fini privati in maniera del tutto ingiustificata e contro l’interesse pubblico”.
“Si è poi spiegato come risulti contraddittorio da una parte dire che si vuole ridurre il numero di ungulati a tutti i costi e poi continuare a permettere i foraggiamenti dei cinghiali: non solo è un metodo che ormai moti studi hanno mostrato come inefficace, ma anzi è una delle cause del disequilibrio ecologico. Insomma un’altra prova che in realtà un alto numero di alcune specie di animali è funzionale al business della caccia”.
“Non ultimo abbiamo segnalato come sulla caccia all’avifauna migratoria non vi siano, di fatto, controlli di alcun tipo, con la Toscana totalmente in contraddizione con le direttive dell’Unione Europea e con lo stesso Governo che in questi giorni sta approntando norme di recepimento”.
“Purtroppo la risposta del Pd è stata come sempre negativa, i consiglieri democratici neanche sono intervenuti, votano in silenzio ennesime regalie alle lobbies delle doppiette. Siamo amareggiati da questa continua mancanza di confronto anche su punti specifici e qualificanti” terminano Fattori e Sarti.