
Dopo lo sciopero degli straordinari dei portalettere in tutta la Toscana – iniziato il 2, proseguirà fino al 25 maggio- anche gli sportellisti entrano in stato di agitazione. Negli uffici postali, infatti, dal 20 al 25 maggio scatterà lo sciopero degli straordinari in tutta la Toscana per protestare “contro – spiegano i sindacati – la carenza strutturale del personale, il mancato rispetto degli accordi relativi all’organizzazione del lavoro, la totale inadempienza da parte dell’azienda di quel minimo di garanzie per i lavoratori degli sportelli postali che sempre di più sono sottoposti alla minaccia di rapine.”
“Conosciamo bene tutti i disagi, crescenti, dai lavoratori degli uffici postali – dicono Renzo Nardi, segretario della Uilposte Toscana, e Graziano Benedetti, segretario Slc Cgil Toscana – e anche l’azienda li conosce perfettamente, visto che più volte li abbiamo sollevati. Ma dato che Poste Italiane sembra sorda alle nostre richieste, alziamo la voce e proclamiamo lo sciopero degli straordinari negli uffici postali di tutta la Toscana. Se entro il 25 maggio non avremo risposte soddisfacenti da parte dell’azienda, decorsi i termini di legge, siamo pronti ad andare avanti con l’azione di sciopero”.
I punti che Uilposte e Slc-Cigl chiedono con forza riguardono soprattutto, come si legge in una nota, l’adeguamento degli organici degli uffici postali falcidiato dagli esodi anticipati e sopperire alla carenza di personale, ormai diventata insostenibili, con nuove impiegatizzazioni, applicando le graduatorie esistenti per il passaggio allo sportello e le auspicate conversioni dei part time in full time; l’applicazione del Ccnl per quanto riguarda la Clausola Elastica, che viene negata al personale addetti agli uffici postali, con grave danno per il servizio e per i lavoratori; la necessità di applicare le norme contrattuali e l’accordo regionale sulle ferie in tutte le filiali; la tutela deu lavoratori in caso di banconote false, visto che mancano strumenti adeguati per la rilevazione; una diversa politica di prevenzione degli infortuni e delle rapine negli uffici postali, in crescente e pericoloso aumento ed infine un preventivo ed efficace monitoraggio delle condizioni climatiche negli uffici, prima che il caldo diventi insopportabile per il personale e la clientela (soprattutto anziana).