Cappellini confermato presidente dell’Anve

8 giugno 2016 | 09:03
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Cappellini confermato presidente dell’Anve

Nei giorni 3 e 4 giugno, in occasione del premio Stefano Capitanio, si sono tenuti l’assemblea, il congresso e gli eventi Anve che hanno portato a numerose novità e al festeggiamento dei primi 10 anni dell’Associazione. Infatti, il giorno 3 giugno si è tenuta l’Assemblea dei Soci in cui si sono tenute le votazioni per il rinnovo del consiglio direttivo in carica fino al 2018. E per la Toscana sono usciti i nomi di Gabriele Buongiorno e Marco Cappelli, quest’ultimo confermato presidente. 

“Sono onorato di poter proseguire il cammino iniziato due anni fa – ha detto Marco Cappellini -. L’Anve è ormai una delle realtà associative più importanti e strutturate a livello italiano nel vivaismo, con proiezione e collaborazioni internazionali con le associazioni più importanti a livello mondiale. Ringraziando tutti i soci e tutti quelli che, anche prima di me, si sono adoperati per creare e poi rafforzare l’associazione, oggi, a distanza di 10 anni dalla nascita, abbiamo fatto tanto cammino insieme, portando tanti risultati e benefici al settore. Con i fatti, e non con le parole, abbiamo dimostrato concretezza e ci siamo guadagnati stima e considerazione di tante nuove aziende e distretti e delle istituzioni”.
A seguire si è tenuto il congresso Anve in cui sono state presentate le attività interne e le società di servizio convenzionate con l’associazione. E’ intervenuto il segretario Edoardo Sciutti il quale ha presentato ai presenti le opportunità offerte dalla nuova certificazione di processo VivaiFiori, il nuovo portale Phytoweb ricco di informazioni doganali e fitosanitarie per esportare nei paesi extra europei e co-finanziato da Ice/Agenzia e Mise, il database botanico per consultare 1500 varietà vivaistiche e l’accordo di Infodesk per la certificazione Mps Abc. Relativamente al portale Phytoweb, è intervenuta anche l’agenzia Ice tramite il suo rappresentante Marcello Gentile che ha altresì esposto le attività volte all’internazionalizzazione che essa propone alle imprese, in particolare quelle del mezzogiorno grazie ai fondi disponibili dal piano Export Sud.