Censimento dei terreni inconti, l’impegno di ente Terre regionali

Banca della terra, gestione del patrimonio agricolo regionale, contenimento dei costi. Questi i tre filoni delle attività di Ente Terre regionali toscane presi in esame oggi (24 gennaio) dalla seconda commissione, sviluppo economico e rurale, presieduta da Gianni Anselmi (Pd). Nella seduta di questa mattina è stata illustrata la nota informativa sulle attività dell’Ente, a quattro anni dall’approvazione della legge regionale.
La banca della terra nasce come strumento per favorire l’accesso dell’imprenditoria privata e dei giovani agricoltori ai terreni agricoli e forestali. Attualmente, l’Ente terre regionali ha emesso 54 bandi per 72 lotti di terreno, dei quali 46 già assegnati, per un totale di 3 mila 480 ettari, e 6 in fase di assegnazione, come ha spiegato il direttore Claudio Del Re, “con implementi notevoli, dopo qualche difficoltà iniziale nel 2014”. La criticità riguarda il censimento dei terreni incolti: attraverso una convenzione con Anci e Upi, l’Ente ha provveduto ad una attività istruttoria che ha riguardato circa il 50 per cento dei terreni ritenuti in possibile stato di abbandono e interessa circa la metà degli oltre 270 Comuni toscani. La legge affida ai Comuni il censimento, che avrebbe consentito di inserire i terreni abbandonati nella Banca della terra, ma i Comuni che hanno risposto sono soltanto otto. Per quanto riguarda la gestione del patrimonio agricolo regionale “c’è stata una importante attività di adeguamento, sono stati approvati molti piani operativi e si è registrato un significativo aumento degli introiti derivanti dalle concessioni”, è stato spiegato nel corso dell’illustrazione. Notizie incoraggianti dal progetto Centomila orti in Toscana: conclusa la sperimentazione in 6 Comuni pilota (tra i quali, Luccca), la fase successiva ha visto l’estensione del progetto ai 77 Comuni che avevano manifestato il loro interesse. Quanto alla riduzione dei costi, si registra una riduzione generalizzata negli ultimi anni: dal 16 per cento sul costo del personale, a oltre il 50 per cento in molti casi, fino all’80 per cento per i canoni di locazione. Nella scorsa seduta, la commissione aveva approvato il bilancio di esercizio 2015 di Ente Terre regionali toscane, che si è chiuso con un bilancio attivo di 99 mila euro. Nel corso della seduta di oggi, il direttore Del Re ha risposto alle domande e alle osservazioni dei consiglieri, la vicepresidente Irene Galletti (M5s) e Marco Niccolai (Pd). “La maggiore criticità rimane quella dei terreni incolti”, ha spiegato Del Re. “La legge dà il compito di fare il censimento ai Comuni, il potere sostitutivo è assegnato alle Province, che però in questa fase hanno avuto altre vicende. Ci siamo posti la questione di ripensare il progetto, lo stesso assessore regionale Remaschi è consapevole della necessità di una revisione normativa. Serve un approccio diverso”. Il presidente Anselmi ha invitato l’Ente Terre a mantenere il confronto aperto con la commissione, sulla banca della terra e sul censimento dei terreni, “per facilitare e convenire con la giunta regionale il percorso consiliare di revisione delle normative, anche alla luce dell’approfondito lavoro svolto”