
“Il Consiglio regionale esprime apprezzamento per i risultati conseguiti dal Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) della Toscana nell’anno 2016, come emerge dalla relazione consuntiva sulle attività proprie svolte nel corso dello stesso anno”. Questo il testo della proposta di risoluzione, licenziata a maggioranza dalla commissione affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd), che verrà presentata in aula per l’approvazione. Astensione, invece, per i consiglieri del M5s.
Il presidente del Corecom toscano, Sandro Vannini, ha illustrato brevemente l’attività svolta nel corso del 2016, ultimo anno del quinquennio di mandato, sia in riferimento all’attività propria, sia a quella delegata dall’Autorità nazionale. In particolare il Corecom toscano ha sempre approvato le graduatorie fra i primi in Italia. Le contestazioni mosse alle televisioni vengono notificate entro sessanta giorni, quando nel passato si sfioravano anche i tre anni. Le conciliazioni hanno raggiunto la cifra di 7.079, praticamente raddoppiate nel corso del mandato ed aumentate di oltre il venti per cento nell’ultimo anno. I tempi di risposta sono ai valori migliori dei Corecom nazionali entro gli ottanta-novanta giorni. Gli accordi raggiunti nell’attività di conciliazione sono pari all’84 per cento, a fronte di una media nazionale del 70 per cento. Nel corso del 2016 sono stati restituiti ai cittadini 2,4 milioni di euro. “Con una comunicazione ufficiale abbiamo ricevuto una nota di encomio dall’Agcom – ha informato il presidente – E’ un termine di burocrazia giolittiana, che però ha un grande significato. Si riconosce anche l’attività svolta per la mappatura del digitale terrestre, utilizzata per l’assegnazione delle risorse nella comunicazione istituzionale. Nel prossimo accordo quadro la Toscana avrà ventimila euro in più, rispetto ai 180 mila che già riceve”. Vannini ha ricordato inoltre il censimento della web press, Toscana in spot e la mappatura delle aree wifi free, oltre alle iniziative su Internet e minori, che hanno interessato varie realtà locali e sulle quali sono stati organizzati otto corsi brevi per gli insegnanti nel centro di formazione. E’ stata inoltre adeguata la dotazione informatica degli uffici, utilizzando un residuo del finanziamento nazionale ordinario.
“Non sarebbe male se il Consiglio regionale affidasse al nuovo organismo che nominerà anche una sorta di mandato – ha suggerito alla commissione il vicepresidente del Comitato Giancarlo Magni – Le iniziative messe in campo su ‘Internet e minori’ sono di grande spessore. Se il Corecom avesse su questo tema un ruolo di coordinamento, le risorse utilizzate sarebbero come moltiplicate per cento”.
“Non è più un Comitato per le comunicazioni, ma è diventato un Comitato per le conciliazioni – ha osservato Enrico Cantone (M5S)- E’ importante la tutela dei minori, ma lo è altrettanto quella del cittadino. Va ricondotto alle origini”.
“Devono essere potenziate le attività proprie e valorizzate le competenze sul territorio – ha aggiunto Gabriele Bianchi (M5S) – Internet, minori, data journalism: il futuro sarà lì”.
“L’intromissione poderosa della dimensione digitale ha travolto, sconvolto, cambiato profondamente il nostro modo di vivere, con tante opportunità, ma anche tanti pericoli – ha dichiarato il capogruppo Pd Leonardo Marras – Il fatto di avere strutture che non svolgono solo attività formali, ma che entrano in campo nella difesa dei diritti di cittadinanza è estremamente importante per la sopravvivenza dell’idea di democrazia in questo paese”. Da qui il suo ringraziamento a chi ha gestito il Corecom in questi anni. “Il fatto che la Toscana si distingua per un modello organizzativo in grado di dare risposte in quantità e qualità superiore ad altre realtà – ha concluso – non può lasciarci indifferenti. E’ un’eredità importante e difficile per chi verrà, un autentico patrimonio per la comunità regionale”.