
“La Toscana sarà la prima regione in Italia a dotarsi di un Food Hub”. E’ questa la missione in cui ha deciso di impegnarsi CoopUp, l’incubatore di Confcooperative Toscana, che stamani (26 giugno) a Firenze ha organizzato l’incontro Cibo e innovazione dedicato al Food Hub digitale per la ricostruzione di sistemi agro-alimentari locali sostenibili.
All’incontro ha preso parte, fra gli altri, una delle massime esperte internazionali sul tema: Alison Blay-Palmer, direttore del centre for sustainable food systems e professore associato della Wilfrid Laurier university. Insieme a lei anche Raffaella Grana, di Slow food Toscana, Enzo Rossi, presidente di Fedagri Toscana, Mauro Lombardi, docente di economia dell’innovazione all’università di Firenze e Fausta Fabbri, dirigente innovazione della regione Toscana.
Il Food Hub digitale locale può essere definito un soggetto di intermediazione tra produzione e consumo di prodotti agro-alimentari a valore condiviso (rispettosi dell’ambiente, di qualità, giusti e locali) all’interno di un raggio chilometrico ben definito, riconosciuto da domanda ed offerta come locale. Il Food hub digitale locale opera attraverso una piattaforma commerciale digitale (e-commerce) e logistica intervenendo su due segmenti di mercato: – Btoc: consumatore finale individuale e collettivo (individui, gruppi di famiglie e Gas); – Btob: consumatori intermedi (agriturismi, ristoranti, mense, mercati contadini etc.) per i quali è necessaria una massa critica di prodotto e un unico punto di transazione commerciale.
“Nel rispetto della politica di opening innovation, CoopUp ha accolto l’idea innovativa di Food hub – spiega Marco Tortora di CoopUp Firenze – un modello di business che sta riscuotendo grande successo e diffusione nel nord Europa e in America e che potrebbe rappresentare la soluzione per molte aziende. Il Food Hub è una piattaforma digitale che permette una distribuzione diversa e innovativa del cibo tra produttori e produttori – cioè soggetti della stessa filiera – e tra produttori e consumatori. Si tratta di un sistema in grado di portare concreti vantaggi in termini di risparmio ma anche di impatto ambientale e sociale. CoopUp cercherà di sviluppare questa idea perché possa costituirsi in impresa e possa effettivamente entrare nel mercato e creare valore per la comunità e per il territorio”.