
Regione Toscana e sindacati rilanciano l’impegno su sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Anche alla luce dei dati che parlano di un aumento degli infortuni gravi e mortali a livello nazionale, e in parte anche a livello regionale, e considerati i nuovi livelli essenziali di assistenza (Lea) in ambito di prevenzione collettiva approvati nel 2017.
Con la sottoscrizione di un verbale di concertazione tra la direzione diritti di cittadinanza e coesione sociale e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil della Toscana, è stata pienamente confermata la fondamentale importanza del tema della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro nelle politiche e azioni regionali, così come la necessità di un rilancio delle azioni regionali in tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, a partire dal particolare presidio delle attività dei progetti speciali regionali, adottando, se del caso, ulteriori azioni regionali, anche di carattere organizzativo, eventualmente necessarie per migliorare la quantità e la qualità, in termini di efficienza e efficacia, del complesso delle attività regionali in materia di prevenzione.
“L’obiettivo di questo accordo, che rinnova l’impegno congiunto della Regione e delle forze sociali per la sicurezza sul lavoro – sottolinea l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi – è quello di attivare una serie di azioni, come ad esempio l’individuazione dei settori di maggiore rischio per i lavoratori, per migliorare l’efficacia in tema di salute e sicurezza sui di lavoro, tenendo in considerazione le situazioni emergenti dall’evoluzione del mercato del lavoro e in particolare la popolazione lavorativa giovanile e anziana. Per arrivare a questo obiettivo potenzieremo le attività del Centro di riferimento regionale per l’analisi dei flussi informativi su Infortuni e Malattie professionali o da lavoro (Cerimp); per migliorare la capacità di interpretazione dei dati infortunistici valuteremo ulteriori e specifiche azioni di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, anche sulla base delle analisi dei dati fornite da Cerimp e delle altre informazioni provenienti dalle organizzazioni sindacali. Ovviamente è prioritaria la completa attuazione dei progetti speciali regionali già attivi”. “Le scelte della Regione Toscana per il settore prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro avevano bisogno di indicazioni di prospettiva. Non si trattava solo di chiarire la scelta di direzione del settore, comunque importante, ma di dare un preciso indirizzo generale. Con la firma di questo verbale di accordo si compie un passo in avanti – dicono Cgil, Cisl e Uil Toscana -. Ora si deve dare continuità a tutte le iniziative di prevenzione concordate, visto che la crescita del lavoro a termine e precario alimenta ormai automaticamente un circuito di insicurezza, di scarsa informazione, di disattenzione, di paura e di infortuni spesso mortali, con giovanissimi e anziani che ormai rappresentano le categorie più a rischio. Noi non vogliamo più dover commentare incidenti sul lavoro, ma piuttosto le azioni e le misure di prevenzione utili ad evitarli”.
Gli impegni si inseriscono nel quadro dei percorsi già condivisi e in fase di attuazione tra Regione Toscana e Parti Sociali nell’ambito della programmazione delle azioni regionali in materia di controlli, formazione, comunicazione e sorveglianza sanitaria. Si ricordano infatti i principali interventi in atto in questo periodo a livello regionale e che hanno previsto un impegno finanziario di circa 20 milioni di euro per il quinquennio 2016-2020: protocollo d’intesa per la pianificazione degli interventi sulla sicurezza del lavoro nei porti di Carrara, Livorno e Piombino (Dgrt 1058/2015); programma Lavoro in salute (progetti dal n. 38 al n. 45) del piano regionale per la prevenzione 2014-2018 (Dgrt 1314/2015); piano straordinario Lavoro Sicuro nell’area vasta centro (Dgrt 56/2014 e Dgrt 1328/2016); piano strategico regionale 2016-2020 per la sicurezza del lavoro (Dgrt 151/2016); sorveglianza sanitaria e percorso clinico per gli ex esposti ad amianto e sviluppo di linee di indirizzo per la sorveglianza sanitaria di ex esposti ad altri cancerogeni occupazionali (Dgrt 396/2016); piano biennale per la sicurezza dei lavoratori del marmo (Dgrt 458/2016).
Regione Toscana e organizzazioni sindacali si impegnano in particolare a operare per una rapida e appropriata attuazione dei nuovi Lea in materia di sorveglianza, prevenzione e tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, e ad attivare un periodico confronto, nell’ottica del supporto alle attività del comitato ex articolo 7 del decreto legislativo 81/2008.
Guarda la campagna regionale L’unione fa la sicurezza.