Quale scuola per il futuro, le prosettive nel libro di Giulio Ferroni

2 ottobre 2015 | 12:51
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Quale scuola per il futuro, le prosettive nel libro di Giulio Ferroni

Di quale scuola abbiamo bisogno? Di una scuola che risponda alle richieste del presente o che invece prepari a resistere alle difficoltà del futuro? Giulio Ferroni storico della letteratura, critico letterario, scrittore e giornalista prova a rispondere a questi e ad altri interrogativi nel suo ultimo libro La scuola impossibile (Salerno editore), che sarà presentato lunedì (5 ottobre) nella Sala De Servi della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, nel Complesso di San Micheletto, nell’incontro organizzato dalla Fondazione Mario Tobino insieme al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana.

Nel volume, Ferroni affronta l’attuale riforma della scuola con sguardo critico, mettendo in discussione gli astratti modelli pedagogici e la pretesa di subordinare l’insegnamento alle sole esigenze dell’oggi, ridimensionando, quindi, il potere risolutivo attribuito all’informatica e all’inglese. Progetti e disegni di riforma della scuola non sembrano tener davvero conto delle ragioni della sua crisi e delle nuove sfide a cui è chiamata: formare nuove generazioni capaci di affrontare le difficoltà che si profilano all’orizzonte, ricostruire un senso autentico di cittadinanza, riconoscere i valori comuni del vivere civile, preservare la memoria storica e salvaguardare il patrimonio naturale e artistico, garantire nuove forme di integrazione dettate dall’immigrazione.
L’incontro si concluderà con una tavola rotonda sull’attualità dell’offerta formativa in Italia. Interverranno Andrea Marcucci, Presidente della settima Commissione Permanente Istruzione Pubblica, Beni Culturali, Gabriele Toccafondi, Sottosegretario Miur, Donatella Buonriposi Dirigente Ufficio Scolastico territoriale di Lucca, Marco Natalizi, direttore della Fondazione Tobino, e Luca Nannipieri, Direttore del Centro studi umanistici dell’Abbazia di San Savino.