Forte e Nobile, speranze rossonere per la Lega Pro

24 luglio 2016 | 20:53
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Forte e Nobile, speranze rossonere per la Lega Pro

Forte e Nobile, un attaccante “di ritorno” e un portiere di grandi prospettive. Sono loro a parlare dal ritiro di Reggello dopo l’allenamento di oggi.

Francesco Forte era arrivato in rossonero a gennaio 2015 e a suon di gol – 10 in 18 presenze – aveva convinto e messo d’accordo tutto l’ambiente. E infatti il suo ritorno alla Lucchese è stato accolto con grande entusiasmo soprattutto tenuto conto della gran voglia del calciatore di vestire nuovamente questa maglia.
“Sono felice di essere riuscito a tornare a Lucca, era il mio desiderio già dallo scorso anno. Qui ero riuscito a esprimermi bene grazie a tutta una serie di fattori, primo su tutti la fiducia che ho sentito da parte del mister e dei compagni. Così quest’estate ho declinato qualsiasi offerta aspettando che la società trovasse l’accordo con l’Inter. Vengo da una stagione difficile, ma sono abituato a imparare dagli sbagli e a rialzare subito la testa dopo un periodo negativo. Sono in cerca di un riscatto vero, non solo a parole e questo credo debba essere l’obiettivo di tutti: parlare poco e dimostrare con i fatti”. Rigenerato dopo un periodo di vacanza prima vicino Roma e poi a santo Domingo con la sua ragazza Flaminia, Forte non nasconde la smania di ripartire con il lavoro. Lontano dal campo è un ragazzo tranquillo e riservato con la passione per gli sport, il cinema e la musica. Il suo sportivo di riferimento è Diego Costa. “Per che squadra tifo? Per la Lucchese”.

Quanto a Emmanuee Nobile la sua fama di pararigori è arrivata a Lucca prima di lui: sette tiri dal dischetto neutralizzati su nove assegnati contro sono il suo biglietto da visita, di un ragazzone napoletano arrivato dal Matelica con la voglia di misurarsi con la categoria e ritagliarsi qualche spazio tra i professionisti.
“Sono alla mia prima esperienza nel professionismo e questo mi rende orgoglioso e ancora più determinato a fare bene. Ho trovato un ambiente perfetto per lavorare bene, dove tutti si impegnano al massimo e i giocatori più esperti sono sempre pronti ad aiutare e dare consigli a quelli più giovani come me. C’è molto da imparare da ognuno di loro così come dal mister e dal preparatore dei portieri. Quella di imparare è la mia aspettativa per questa stagione unita a quella di poter dare il mio contributo alla squadra”. Ha il doppio nome ma tra Tommaso ed Emmanuele preferisce il secondo, tanto che in ritiro è già Manu per tutti. Tifoso del Napoli e fresco di diploma di ragioneria, ha trascorso qualche giorno di vacanza a Paestum con la famiglia (mamma, papà e una sorella più grande) e fuori dal campo ama giocare alla play station. Il modello sportivo di riferimento è Gigi Buffon.