Bini: “Rischio Porta Elisa inagibile per i derby”

13 dicembre 2017 | 16:59
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Bini: “Rischio Porta Elisa inagibile per i derby”

“Lo sport nazionale per la Lucchese è diventato l’attesa”: parola dell’amministratore unico Carlo Bini che, anche oggi (13 dicembre), si sfoga per l’ormai vecchia e sfibrante situazione legata al possibile ingresso di nuovi soci e per quella, nuova ma non troppo, che scaturisce dai controlli della commissione vigilanza. A destare maggiore preoccupazione, stavolta, è proprio la seconda questione, perché il rischio sullo sfondo, infatti, ha un nome e cognome pesantissimi: inagibilità del Porta Elisa. “Anche oggi – spiega Bini – abbiamo assistito all’ennesimo attacco alla diligenza. La commissione vigilanza è tornata a farci visita, riscontrando una serie di piccole pecche da parte dell’impianto che, voglio ricordarlo, resta tra i migliori in Toscana, a questo livello di ‘conduzione familiare’. Adesso attendiamo – appunto – di conoscere l’esito esatto del sopralluogo, per capire cosa dobbiamo fare. Il rischio, però, è quello di non poter disputare le prossime gare al Porta Elisa. E, se pensiamo che si tratta di Siena e Livorno, vi lascio immaginare quanto può perderci la Lucchese, sotto il profilo – vitale – degli incassi. Mi viene da dire che se fossimo in altre piazze, ad esempio Pisa, i tifosi ci darebbero manforte protestando. Ma qui, invece, siamo ancora troppo pacati e, forse, anche troppo buoni”.

Capitolo vendita società o ingresso di nuovi soci: l’incontro in Comune – con il sindaco Tambellini pronto a presentare ai vertici rossoneri imprenditori interessati – dopo essere slittato, dovrebbe farsi a ridosso della vigilia di Natale, il 21 o 22 dicembre prossimo. “Mi sembra strano – confessa Bini – che questi potenziali nuovi soci abbiano la voglia ed il tempo di incontrarci a due giorni dalla vigilia, ma aspettiamo di sapere, come sempre. La verità è che questo incontro doveva farsi un mese fa. Gli imprenditori che ha trovato il sindaco? Siamo ancora all’oscuro di tutto: non sappiamo chi siano, né quanti, né quali intenzioni abbiano”. Proseguono, nel frattempo, i continui ammiccamenti con le cordate “storiche” interessate, da Belardelli agli avvocati pisani, passando per Todini. “Metterli in fila – conclude Bini – è un esercizio del tutto inutile. Non ci sono grosse novità, per ora. Si tratta dei soliti che ci provano sempre, ma nessuno si strappa le vesti per un club di serie C”.

Paolo Lazzari