
Continua la telenovela sulla possibile vendita della Lucchese. Lo fa oggi (29 dicembre) arricchendosi di un altro avvincente colpo di scena, grazie al nuovo tentativo di inserimento da parte di Alessio Sundas – il manager che deve la sua fama alla creazione delle “ombrelline” nel moto Gp – prontamente smentito dall’amministratore unico Carlo Bini. Sundas, che negli ultimi mesi ha ricevuto porte in faccia con la cadenza di un distributore di bibite gelate nel bel mezzo del Sahara (la Fiorentina non lo ha nemmeno ricevuto, il Benevento idem, il meno blasonato Pontedera anche) ha fatto diramare oggi una nota ufficiale con la quale, né più né meno, comunica di avere acquisito quote del club. Di quella stessa Lucchese che, solo ieri, ha riunito i suoi soci in uno studio notarile per effettuare la ricapitalizzazione. Non nuovo a sortite del genere, Sundas – che è al timone dell’agenzia Sport Man – ha anche riproposto la lista degli acquisti, rilanciato gli obiettivi del club e, nondimeno, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, scaricando veleno proprio su quel Pontedera che, considerandolo un interlocutore inadeguato, gli chiuse le porte in faccia qualche mese fa.
“Annunciamo ufficialmente che la Sport Man ha acquisito quote dell’associazione sportiva Lucchese – recita la nota ufficiale – abbiamo mantenuto il nostro impegno di avviare una serie di importanti investimenti nel mondo del calcio. Nulla accade per caso – spiega Sundas – siamo lieti di annunciare il nostro ingresso nella Lucchese proprio nel giorno in cui affronteremo il Pontedera. Società a cui nei mesi scorsi avevamo recapitato, a nome di un noto imprenditore toscano, la proposta di acquisizione del pacchetto di maggioranza del club. Ci chiusero la porta in faccia senza valide motivazioni, nonostante fossimo pronti a mettere sul tavolo non solo capitali freschi, ma anche giocatori di ottimo livello in grado di permettere il salto di qualità in classifica. Ora tutti i nostri sforzi saranno concentrati sulla crescita ed il potenziamento della Lucchese: nel calcio mercato di gennaio lavoreremo per rinforzare l’organico rossonero. L’obiettivo di acciuffare i play off è ancora largamente possibile, una piazza prestigiosa come Lucca merita una squadra di calcio che possa puntare agli alti livelli. Tra i nostri obiettivi c’è anche il potenziamento del settore giovanile: vogliamo esportare a Lucca il nostro progetto di vivaio nazionale per coltivare futuri campioni che un giorno possano indossare la casacca azzurra. Nell’organico potremmo inserire atleti di valore come l’ex Fiorentina, Fabio Maistro, l’attaccante Fandje Tourè, Tahir Nasiru Maigini difensore centrale nigeriano ed il terzino Ibrahima Soumah dalla Guinea. Ringraziamo quei dirigenti rossoneri che hanno avuto fiducia nella nostra organizzazione”.
Per Carlo Bini, però, si tratta di un bluff in piena regola, orchestrato a fini promozionali. Un’altra puntata, insomma, per allungare il brodino tutt’altro che luculliano di una telenovela sfibrante e, a tratti, tragicomica. “Sono tutte novelle – spiega l’amministratore unico – anche perché sappiamo che personaggio sia Sundas. E’ vero che ha chiamato per informarsi, ma da lì a firmare contratti ce ne corre. Ieri, poi, abbiamo fatto la ricapitalizzazione: io non l’ho visto. E’ chiaro che cerca di farsi pubblicità, ma non possiamo condannarlo per questo. Dimostri quello che dice, se pensa di poterlo fare. Per il resto, non credo nemmeno sia necessario sprecare tempo a rispondere. Ha già fissato nuovi acquisti e l’obiettivo playoff? Con un po’ di fortuna e voglia di fare ci arriviamo anche con questi ragazzi, non serve lui. Poi se vuole venire a presentarci una proposta concreta, noi non chiudiamo le porte a nessuno”. C’è un passaggio, nelle dichiarazioni dell’onnipresente Sundas, che lascia tuttavia perplessi, aprendo la maniglia al dubbio: è quel “ringrazio quei soci che hanno creduto in me”. Sintomo che – nell’iperbolica ipotesi che l’operazione non fosse solo fiction di basso lignaggio – non tutti sarebbero d’accordo. “Io comunque non l’ho sentito – spiega Bini, – poi se lo ha fatto qualcun altro non so. Ma per vendere le quote, da quello che mi risulta, dovremmo essere tutti d’accordo”.
Sarà lo stesso anche per gli altri componenti della troika, Moriconi e Nannini? Del resto, dopo aver comunicato che non c’erano trattative in corso, salvo poi vendere inconsapevolmente la Lucchese a Belardelli e fare rapida retromarcia dopo che l’ira dei tifosi aveva rotto gli argini, non ci sarebbe da stupirsi.
In serata arriva anche la nota ufficiale della società rossonera, che smentisce l’operazione e minaccia azioni legali:”In reazione al comunicato stampa diffuso in data odierna dalla società Sport Man e alle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dal signor Alessio Sundas, la A.S. Lucchese Libertas smentisce categoricamente di aver ceduto le proprie quote a detta società o a terzi. Nel diffidare chiunque dalla diffusione di false notizie in merito alla cessione delle quote societarie, la A.S. Lucchese Libertas comunica inoltre di aver dato mandato al proprio legale di valutare l’illiceità di tali false affermazioni, riservandosi il diritto di richiedere i danni cagionati dalle stesse”.
Paolo Lazzari