Lucchese, Obbedio: con il mercato abbiamo alzato la qualità

8 febbraio 2018 | 14:44
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Lucchese, Obbedio: con il mercato abbiamo alzato la qualità

“Con il mercato di gennaio abbiamo alzato la qualità di questa Lucchese”: lo afferma Antonio Obbedio, ds della Lucchese, nel fare oggi (8 febbraio) – al Porta Elisa – un resoconto rispetto alla sessione appena andata in archivio. “Siamo convinti – spiega – di aver portato a Lucca elementi che alzano il tasso qualitativo della squadra. Abbiamo deciso di cambiare caratteristiche dei giocatori prendendo Shekiladze, Bertoncini, Russu, Buratto. Poi siamo andati ad integrare il gruppo con Dell’Amico, dopo l’infortunio di Merlonghi: può fare da jolly, sapendo giocare sia mezz’ala che terzino destro. Oggi siamo molto duttili ed abbiamo più sostegno in mezzo al campo per Arrigoni, che ha tirato avanti a lungo. Abbiamo alzato il tasso di esperienza e quello qualitativo: Bertoncini ha giocato in serie A, Buratto ha 150 gare in C, per non parlare di Shekiladze”.

Poi, sul fatto che i prezzi pregiati siano rimasti a Lucca: “Le offerte ricevute non sono state all’altezza – ricorda riferendosi proprio ad Arrigoni, ma anche a Tavanti – e la scelta è stata quella di non privarsene, anche perché sono molto bene inseriti”. Quindi sul lucchese doc Citti, come terzo portiere: “Resta con noi, l’idea mi è nata subito dopo che Pagnigni mi ha chiesto di andare al Gavorrano”.
Di rimpianti ce ne sono pochi, ma comunque importanti: “Non siamo riusciti a portare qua Giandonato – osserva – anche se il ragazzo voleva venire a tutti i costi. Non ha trovato l’accordo con il Livorno. Peccato, perché è un ragazzo straordinario. Palazzolo? L’accordo era fatto già a dicembre, perché ci muoviamo sempre con un mese e mezzo di anticipo: lui rinunciava anche ai compensi dal Varese per venire qua, ma loro chiedevano un rimborso per mandarlo e non ci sembrava giusto. E’ stato grave avergli tolto questa possibilità”.
Quindi, ancora sui nuovi: “Shekiladze, Buratto e Bertoncini? Anche quelle sono trattative iniziate da tempo, parliamo di giocatori importanti per questa categoria. Sapevamo che Shekiladze avrebbe avuto più problemi ad entrare in condizione, ma siamo convinti di aver migliorato la squadra e che entreranno tutti presto in condizione: è un giocatore tecnicamente superiore, che mette in crisi da solo le difese”.
E sulle partenze: “De Vena? Non ha fatto male qua, ma volevamo cambiare le caratteristiche del reparto offensivo, prendendo un prospetto che attaccasse di più la profondità, perché altrimenti lo faceva soltanto Bortolussi. Quest’ultimo deve ancora adattarsi alla categoria, anche se sta facendo bene. Ringrazio chi ha preferito la nostra piazza rispetto ad altri contesti illustri, pronti ad investire molto più di noi. Prendiamo giocatori da rilanciare, perché questo è quello che possiamo fare. Maini? E’ stato un dispiacere, ma con l’arrivo di Bertoncini si è sentito un po’ chiuso. Sono però felice perché chi non gioca da noi trova subito squadra”.
Poi sul campionato: “Non siamo quelli del quinto posto – commenta – ma nemmeno quelli del quintultimo. Abbiamo pagato un mese di dicembre particolare, ma a gennaio siamo ripartiti. Sotto l’aspetto delle prestazioni non sono preoccupato, ma dobbiamo continuare a calarci nella battaglia domenicale, cercando di arrivare velocemente a 40 punti. Abbiamo la fortuna di avere una società presente ogni giorno, che ci aiuta in questo. Hanno capito il momento, non ci danno pressioni e ci lasciano lavorare bene. Siamo consapevoli di aver fatto 3 punti in 8 partite, ma la società sa come lavorano lo staff ed i giocatori. Sotto questo profilo alla Lucchese si può imputare poco. Dobbiamo ringraziare i soci, perché in meno di un anno ci hanno portato dall’orlo del fallimento al risanamento totale. Vi ricordo che la Lucchese siamo tutti noi: staff, tifosi e stampa”.
Capitolo monte ingaggi: “Qualcosina siamo riusciti ad abbassare, più o meno nell’ordine del 10%, anche se per i dati definitivi dobbiamo ancora attendere”.
In chiusura interviene anche il socio Gianni Nannini: “Ringrazio Obbedio per il suo lavoro – afferma – e chiedo a tutti di rimanere uniti. Il progetto con il Comune? Stiamo andando avanti, ci sono sia piccoli che medio-grandi imprenditori interessati. I tempi? Per il momento non possiamo fare pronostici, né dare nomi. Grazie anche a chi è venuto allo stadio venerdì scorso. Tra poco è un anno dall’avvicendamento societario e mi sembra di poter dire che abbiamo fatto abbastanza bene”.

Paolo Lazzari