
“La situazione della Lucchese? Io avevo già ammonito tutti tre mesi fa, ma nessuno mi ascoltò. Ora suonano sul Titanic, mentre affonda”: a dirlo è Carlo Bini, l’ex amministratore unico del club, espressosi a più riprese in chiave scettica circa la nuova proprietà. Del resto, secondo quello che filtra oggi, non si respira grande ottimismo in ordine alle due scadenze da onorare entro le 24 di oggi: il pagamento degli stipendi (che è già costato 2 punti di penalizzazione, perché doveva essere effettuato martedì scorso, ndr) e quello dei contributi, voce essenziale per l’iscrizione al prossimo campionato. Se a questo aggiungiamo i dubbi – sollevati dalla Lega stessa – circa la posizione Finworld, la finanziaria di cui il club intende avvalersi per presentare la fideiussione, ecco che il quadro rischia di farsi a tinte fosche.
“L’avevo detto – prosegue Bini – che questo scenario poteva verificarsi, ma non mi hanno dato retta: né le componenti societarie, né chi gli ruota intorno. Oggi non si vede la luce in fondo al tunnel ed i miracoli sono finiti. La verità – osserva – è che rischiamo di prendere altri due punti penalizzazione: finché ci sono stati i soci lucchesi questo non è mai accaduto. Anzi, siamo anche andati ai playoff: malgrado questo, anche se abbiamo la coscienza a posto, mi sanguina il cuore a passare davanti allo stadio”.
Bini, che martedì scorso è arrivato di corsa al Porta Elisa per parlare in modo concitato – per la prima volta – con Grassini e Lucchesi, dopo l’annuncio del mancato pagamento degli stipendi, si dice “preoccupato per il futuro della Lucchese” e davvero poco ottimista. “Forse era meglio fare meno proclami e trionfalismi – attacca – sia da parte della nuova proprietà che da parte di chi l’ha subito incensata. Nel calcio ci metti venti secondi ad andare dalle stelle alle stalle. Ora ci sono pure dubbi sulla fideiussione: mi sfugge, in tutto questo, il motivo di fondo che può aver portato ad una situazione simile. Visibilità? Poca e cattiva, direi”.
Poi, sull’assemblea dei soci rossoneri in programma domani (alle 17) nello studio del notaio Biserni, a Lucca: “Mi risulta che ancora si faccia – afferma – ma mi chiedo di cosa parleremo. Qui servono risposte concrete, perché anche sul fronte sportivo siamo messi male: ci sono giocatori importanti che rischiano di partire ed altri che forse non arriveranno, almeno per ora, perché vedono una situazione societaria poco chiara”.
Ad ogni modo, manca davvero poco per saperne di più: la scadenza di mezzanotte racconterà molto del futuro prossimo della Lucchese.